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Barcellona: sparò al vicino dopo l’ennesima lite, ma il processo d’appello è da rifare

Tribunale di Messina

I giudici della Prima Sezione della Corte di Cassazione hanno annullato, con rinvio degli atti alla Corte d’appello di Messina, la sentenza di condanna dll'ex netturbino della cooperativa “Libertà e lavoro” di Barcellona, Pietro Fiorito, riconosciuto colpevole del tentato omicidio di un funzionario del Comune barcellonese. In primo grado Fiorito era stato condannato, il 22 febbraio 2022, a 9 anni e 6 mesi, condanna poi ridotta in appello lo scorso anno ad 8 anni e 6 mesi, e ciò grazie all'esclusione delle aggravanti inizialmente contestate, la premeditazione e i futili motivi. Il funzionario comunale di Palazzo Longano Lucio Rao, era stato attinto al torace la sera del 4 gennaio del 2021 da una pallottola esplosa da una pistola calibro 38.
Il grave episodio, che la stessa sera del ferimento causò l'arresto dell'uomo rintracciato poco dopo dai carabinieri, si verificò nelle campagne tra Terme Vigliatore e Rodì Milici al termine di una lite tra l'anziano ed il funzionario rimasto poi ferito, a causa della manutenzione del confine dei rispettivi terreni agricoli. Oltre al tentato omicidio del proprietario dell'appezzamento di terreno confinate con quello dell'anziano pensionato, l'imputato era stato riconosciuto colpevole anche di porto illegale in luogo pubblico della pistola calibro 38 Special marca Smith Wesson (con regolare matricola, della quale era stata denunciato il possesso e con una scorta di 17 proiettili per la stessa arma che invece non furono mai denunciati), utilizzata dall'ottuagenario per ferire Lucio Rao.
Altro reato contestato inizialmente a Fiorito fu quello di rapina del telefonino di proprietà della vittima, che si presume sia stato prelevato e portato via dall'anziano durante le concitate fasi della lite, reato che in primo grado è stato poi riqualificato in furto.

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