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Emergenza sui Nebrodi, ma è un'esercitazione. Ad Alcara Li Fusi la simulazione nell’area del Parco

Il territorio del Parco dei Nebrodi scenario di tre fronti di emergenza simulata per testare la risposta della macchina di pronto intervento nel caso d’incendi boschivi e d’interfaccia.
La maxi esercitazione, tra i comuni di Alcara Li Fusi e Longi, ha visto impegnati sul campo circa 200 uomini ed una cinquantina di mezzi dei dipartimenti di Protezione civile di Messina, capofila delle attività, Caltanissetta ed Enna, assieme a Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Croce Rossa, Carabinieri, Polizia locale e volontari.
Gli interventi hanno visto lo spegnimento di un rogo boschivo simulato su cataste di legno e di un incendio d’interfaccia di un bruciatore a gpl. Infine è stato simulato l’incendio di un’azienda zootecnica con evacuazione degli animali presenti.
Gli scenari esercitativi, gestiti attraverso un sistema di comunicazioni radio in emergenza, l’allestimento di un posto medico avanzato ed una postazione di coordinamento sanitario, sono stati realizzati nell’area di Case Mangalaviti a Longi, mentre in piazza Alcide De Gasperi, ad Alcara, è stata localizzata l’area di ammassamento.
Alla Chiesa di Sant’Elia, infine, si sono svolti i briefing cui erano presenti il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina ed il dirigente provinciale Bruno Manfrè direttore dell’esercitazione, il responsabile dell’ispettorato delle Foreste di Messina Giovanni Cavallaro commissario del Parco dei Nebrodi, Giovanni Dall’Acqua, dirigente del Dipartimento Sviluppo Rurale di Messina, il dirigente dei Vigili del Fuoco Sergio Consagra ed i sindaci di Alcara Li Fusi e Longi, Ettore Dottore e Antonino Fabio.

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