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Messina, quale futuro per la Cittadella Universitaria? Ancora proteste per il degrado, in 56 scrivono alla rettrice

Una lettera con 56 firme per denunciare lo stato non ottimale della Palestra coperta multifunzionale della Cittadella Universitaria sportiva dell'Annunziata. La mail è arrivata alla fine di marzo sul tavolo della rettrice Giovanna Spatari. In particolar modo viene sottolineato il mancato rispetto di alcune norme igienico-sanitarie. "Le finestre devono essere revisionate per permetterne la chiusura. Attualmente restano sempre aperte - si legge nella nota - Si rilevano miasmi maleodoranti provenienti dall’adiacente pozzo luce, con la problematica che si intensifica nei giorni di pioggia. Devono essere rimosse le muffe sulle pareti e sul soffitto, ammalorato in varie parti per infiltrazioni che procurano gocciolamento d’acqua fino al pavimento. Serve manutenzione ordinaria su tutte le attrezzature della palestra incluse le bike".

Alla lettera vengono anche allegate delle fotografie per evidenziare i problemi ai quali si aggiunge la frequente interruzione della corrente elettrica nella stanza spinning che condiziona il normale svolgimento delle lezioni e pregiudica le condizioni di sicurezza dei locali. Motivo per cui i 56 firmatari scrivono alla rettrice Giovanna Spatari chiedendo "di attivare adeguate azioni volte a ristabilire il rispetto delle vigenti norme igienico sanitarie e di sicurezza ovvero di voler destinare ai corsi locali adeguati".

La lettera è solo l'ultima di una serie di segnalazioni. Sempre durante il regno SSD Unime, subentrata al Cus Unime dopo la rottura tra il rettore Cuzzocrea e il presidente del Cus Nino Micali (con strascichi in tribunale), si erano registrate lettere-appello dei collaboratori del gruppo piscine, inviata al rettore e proprio alla presidente Silvia Bosurgi, in cui si evidenziavano diversi problemi e le continue proteste dell’utenza su carenze igieniche. "Un clima sfavorevole, un crescente malcontento" come scrivevano gli stessi collaboratori. Disagi e criticità che nel post covid hanno provocato una riduzione nel numero di iscrizioni: dai 7.500 utenti del periodo pre-pandemia (con quasi 6mila esterni) agli attuali 4.500 (con oltre mille studenti). Restano poi da chiarire alcuni aspetti sulla gestione complessiva della Cittadella sportiva e della SSD Unime, con risvolti economici di cui alcuni componenti hanno chiesto conto in Senato Accademico. Così come va fatta chiarezza anche sugli spazi lasciati a società sportive esterne e tecnici con il rischio di depotenziare l'offerta della SSD Unime a favore dei privati.
La rettrice Giovanna Spatari da settimane ha attenzionato la problematica Cittadella, visto anche che la Governance della SSD Unime è in scadenza. Cosa sarà? L'attuale immobilismo non serve, è chiaro che bisogna intervenire subito: perché c'è il rischio che quello che per anni è stato un fiore all’occhiello dell’impiantistica messinese diventi un fiore appassito.

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