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Messina, furto con ingenti danni nella palestra di Ritiro. Il Castanea: “Siamo avviliti”

La scorribanda nella palestra di Ritiro ha avuto vasta eco in città, tanto che sono numerosi i messaggi di vicinanza all’Asd Castanea Basket, coinvolta direttamente nella vicenda. Dal canto loro, i carabinieri della Compagnia Messina Centro, segnatamente la Stazione di Giostra, stanno indagando sul grave episodio, al fine di chiudere il cerchio quanto prima e assicurare alla giustizia chi se ne è macchiato. I militari hanno raccolto elementi tramite alcune testimonianze e stanno scandagliando altresì i filmato registrati dalle telecamere di sorveglianza presenti in quella porzione di territorio. La descrizione di quanto accaduto è stata affidata, prima di tutti, alla stessa società di pallacanestro. Il furto è stato commesso nella notte di lunedì scorso e nella mattinata successiva, alcuni componenti del sodalizio hanno notato che nella struttura comunale mancava l’acqua. «Verificando, ci siamo accorti che vi era un danno abbastanza notevole all’impianto idrico e che vi erano parecchie cose scomparse. Abbiamo così capito che siamo stati vittima di un furto, e che lo stesso si è consumato quasi sicuramente durante la notte», si legge in un comunicato stampa. E ancora: «Siamo stanchi, perché credevamo che non ci saremmo più trovati di fronte a tali episodi, che oltretutto vanificano in buona parte l’ingente lavoro di ristrutturazione che stiamo portando avanti all’interno dell’impianto. Siamo avviliti, perché crediamo che una struttura del genere, che sorge in un contesto urbano “difficile”, debba essere vista dalla comunità come un qualcosa da proteggere e non da vandalizzare».

Difatti, in questi mesi, la palestra ha accolto tante attività, dalla pallacanestro al baskin, dalla danza al pattinaggio e al Karate, e perfino gruppi parrocchiali, incassando consensi e complimenti. «Tutto ciò ha aiutato e favorito, tra gli altri, anche le fasce più deboli, creando inclusione, svago e divertimento. Siamo demoralizzati, poiché il furto di cui siamo stati vittima rappresenterà un enorme danno anche alle “nostre tasche”», migliaia di euro in danneggiamenti e furti. E le mani degli sconsiderati si sono accanite anche contro una cabina elettrica, per la quale la società aveva richiesto la rimozione numerose volte, perché pericolosa.

L’Asd Castanea Basket chiede l’aiuto e l’intervento delle Istituzioni («l’assessore Massimo Finocchiaro e il sindaco Federico Basile, persone che ci sono sempre state accanto e che nel tempo hanno anche voluto verificare l’avanzare dei lavori di persona, e dai quali abbiamo ricevuto tanti complimenti»), delle forze dell’ordine, del questore e della prefetta. Quindi, un appello, perché «pensiamo che non sia il momento di restare più soli ma di essere aiutati e compresi. Non si può dare vinta a pochi deficienti e delinquenti, noi non lo vogliamo fare, crediamo sia il momento di ricevere oltre la solita solidarietà un aiuto serio, sincero e concreto, siamo attività di frontiera e cerchiamo di portare lo sport e la sua etica ovunque andiamo e abitiamo, adesso però ci affidiamo alla sensibilità delle istituzioni che tiriamo in causa».

Intanto, la società sportiva – che ovviamente ha sporto denuncia – ha avviato di primi interventi di recupero, per consentire lo svolgimento di una parte delle attività.
Per il presidente della V Municipalità Raffaele Verso, quello compiuto è «un atto increscioso». Il Consiglio della stessa Municipalità chiederà all’assessore Finocchiaro di convocare una riunione, invitando i dirigenti dell’Asd Castanea Basket 2010, affinché insieme si possano trovare soluzioni per rendere la palestra sicura e la società possa continuare le proprie attività sportive in modo sereno». Anche la Cisl Messina, con il segretario generale Antonino Alibrandi, esprime profondo dispiacere ed è vicina alla Asd Castanea Basket 2010 «per l’ennesimo episodio di vandalismo. Le realtà che operano sul territorio, in un contesto difficile ma con un obiettivo sociale importante e sotto gli occhi di tutti sono solo da elogiare, sostenere e preservare. In quella palestra – aggiunge Alibrandi – si gioca a basket ma non solo, c’è il baskin, ci sono altre attività che vedono impegnati anche diversi ragazzi del quartiere. Il danno non è solo alla società di basket ma all’intera comunità. Istituzioni e forze dell’ordine siano più presenti sul territorio, così che anche i cittadini abbiano quella risposta di legalità che chiedono».

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