Tutti assolti. Gli amministratori giudiziari e il presunto beneficiario. E l’aveva chiesto anche la Procura. S’è concluso così il processo che aveva al centro la vicenda del box-garage legato ad un appartamento sequestrato al gruppo Bonaffini, che secondo l’ipotesi iniziale era stato “regalato” ad un architetto, assunto dagli amministratori giudiziari che hanno gestito l’imponente sequestro di beni da 450 milioni di euro dell’impero economico del commerciante e imprenditore Sarino Bonaffini.
Il processo che si è concluso ieri ha completamente ribaltato la prospettiva. I giudici della prima sezione penale del tribunale presieduta da Francesco Torre hanno assolto tutti con la formula “perché il fatto non sussiste”.
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