Quella che inizia dovrebbe essere una settimana chiave per la polizia municipale, su due fronti: quello del comandante, con la nomina del sostituto del dimissionario (ma ancora in carica) Maurizio Cannavò; e quello del concorso per l’assunzione di nuovi cento agenti, a cui se ne aggiungeranno trenta a tempo determinato. Due iter che è intenzione dell’Amministrazione sbloccare nei prossimi giorni.
Il weekend che si è concluso pare sia stato foriero di decisive riflessioni per il sindaco Federico Basile, che dovrebbe aver sciolto le riserve sulla scelta del nuovo comandante. La nomina, infatti, è di esclusiva competenza del sindaco, dopo che si è concluso il lavoro svolto dalla commissione che ha svolto i colloqui e proposto a Basile una cinquina di nomi, “scremando” un elenco molto più lungo di candidati. La procedura scelta per individuare il successore di Maurizio Cannavò (giunto in mobilità da Ragusa a fine novembre per sostituire Stefano Blasco e dimessosi dopo poche settimane per motivi personali) è quella dell’articolo 110 del Testo unico enti locali: un contratto a tempo determinato, legato al mandato del sindaco. In prima battuta si erano presentati in 57, poi erano rimasti in 38 dopo l’esclusione di 19 candidati. Quindi, ai colloqui del 26 marzo scorso, si sono presentati in 22, di cui tre da remoto. Quel giorno la commissione, presieduta dalla segretaria generale Rossana Carrubba e composta dal direttore generale Salvo Puccio e dal comandante dimissionario Maurizio Cannavò, ha selezionato la cinquina finale, proposta al sindaco per l’ultima parola.
Di quella cinquina fanno parte: l’attuale vicario della Municipale, il commissario Giovanni Giardina, che del Corpo è stato molto più che una figura centrale dall’elezione a sindaco di Cateno De Luca, al quale è vicinissimo; Salvatore Campagna di San Pier Niceto, già comandante della polizia locale, tra gli altri comuni, di Furci Siculo ed ex sindaco di Condrò. E quando indossava la fascia tricolore, segretaria comunale a Condrò era proprio Rossana Carrubba; Luigi Maiello, già comandante di polizia locale in diversi comuni del Napoletano, considerato un simbolo della lotta alla camorra, ma decaduto dall’incarico ricoperto a Pomigliano d’Arco per «evidenti, gravi e continue irregolarità commesse, sia nella presentazione dei requisiti per la partecipazione al concorso per il posto di comandante della polizia municipale locale, sia per i precedenti incarichi»; Diego Peruga, comandante della polizia municipale di Caltanissetta, che aveva sostituito Blasco ad Enna mentre quest’ultimo era in comando a Messina; Luigi Vella, comandante della polizia locale di Chieri, in provincia di Torino, di origini pugliesi.
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