Riparte l’ambizioso percorso per il riconoscimento dell’indicazione geografica protetta del limone “Costa tramontana”. Un tema che coinvolge centinaia di produttori della fascia tirrenica tra Milazzo e Tusa, al centro dell’incontro in aula consiliare a Torrenova tra numerosi addetti ai lavori, tecnici e rappresentanti istituzionali, con l’assessore all’agricoltura e vice presidente della Regione Luca Sammartino. «L’Igp va fatto e per questo abbiamo chiesto aiuto al “Crea” (Consiglio per la ricerca in agricoltura e analisi dell’economia agraria) per la caratterizzazione necessaria per la richiesta da inviare al Ministero – ha detto Sammartino –. La sfida è dare voce all’identità del territorio e forza al prodotto anche in termini economici in una fase drammatica purtroppo per l’agricoltura siciliana, vista anche la crisi idrica. Rassicuriamo i produttori che faremo tutto in tempo breve ma la sfida non si ferma al riconoscimento ma continua nel far sì che i produttori si rimettano in cammino per tornare a credere nella vocazione del territorio». «Ci crediamo in questo percorso che può dare una spinta in più all’intero territorio, non soltanto a livello economico ma anche d’immagine, sui mercati nazionali ed esteri», ha sottolineato il sindaco di Torrenova Salvatore Castrovinci. Da anni in prima linea per il riconoscimento Igp del limone Costa tramontana, affermando unicità e tipicità della coltivazione del femminello nella fascia tirrenica messinese, c’è il consorzio Apam. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina