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Ponte sullo Stretto, c’è la richiesta ufficiale del finanziamento Ue

«Sono lieto di aver saputo che la domanda è stata presentata, entro luglio verrà data la risposta». Il coordinatore del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo della Rete transeuropea dei Trasporti Ten-T, l’irlandese Pat Cox, spezza il silenzio che regnava da qualche mese a Bruxelles e conferma che il Governo italiano ha presentato la richiesta di co-finanziamento per il Ponte sullo Stretto di Messina. Cox, il quale ricorda che finora si sono svolti due incontri con il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ha parlato durante un evento importante per l’Unione europea, i “Connecting Europe Days”, le Giornate dedicate alle connessioni infrastrutturali tra Nord, Centro e Sud Europa. Connessioni fatte di idee e beni immateriali ma anche di strutture e infrastrutture materiali che, come il Ponte sullo Stretto, il Tunnel del Brennero e il Ponte-Tunnel tra Danimarca e Germania, sono decisive per eliminare i “colli di bottiglia” esistenti e fare del vecchio Continente un unico tessuto di reti (ferroviarie, viarie, marittime, portuali, aeroportuali) intrecciate, senza più sperequazioni o regioni isolate, come la Sicilia.

Pat Cox ovviamente ha spiegato che, in questa fase, «le uniche risorse che potrebbero arrivare per ora da Bruxelles sono quelle di un co-finanziamento fino al 50% per tutti quegli studi di preparazione e aggiornamento del progetto per la costruzione del Ponte». È una procedura seguita per tante altre grandi opere dei Corridoi europei, che non sono esclusiva prerogativa dei singoli Stati. L'Italia – ha sottolineato il coordinatore dello “Scan-Med” – «ha accesso a diversi programmi finanziari dell’Ue». Quello del Ponte è certamente «un progetto molto ambizioso e molto costoso», che in futuro «potrebbe richiedere un finanziamento europeo». E l’Unione farà la sua parte, perché non può non farla, visto che l’Italia è uno dei principali Stati membri, visto che moltissime opere sono state finanziate con il determinante contributo europeo, visto che il Ponte sullo Stretto di Messina è stato indicato come opera «prioritaria e urgente» dai due rami del Parlamento, con la legge del maggio 2023.

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