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Il "giallo" dell'acqua da Messina a Taormina: l'Amam "volta le spalle" a De Luca

L’Azienda peloritana smentisce l’atto di indirizzo votato dalla Giunta: «Ci penserà solo “SiciliAcque spa”, noi non daremo nulla»

Palazzo dei giurati, sede del Municipio di Taormina

Taormina chiama ma Messina… non risponde. Sembra un giallo la vicenda dell’utilizzo dell’acqua della condotta Fiumefreddo, che serve la città dello Stretto, per alimentare la Perla nella stagione estiva.
Ieri la “Gazzetta del Sud”, in esclusiva, ha dato notizia dell’approvazione da parte della giunta taorminese di una delibera di indirizzo, la n. 66 del 22 marzo, dal titolo “lavori urgenti di allaccio alla condotta Amam per superare la crisi idrica nel periodo estivo di maggior affluenza”, nella quale su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Antonio Lo Monaco si demandano al responsabile dell’Area Lavori pubblici «tutti gli adempimenti consequenziali necessari».

Nel testo del provvedimento viene specificato che «il Comune di Taormina ha avviato da tempo un’interlocuzione formale per addivenire ad una soluzione tecnica che permetta una dotazione idrica suppletiva per il sistema acquedottistico comunale attraverso la sottoscrizione di una convenzione con “Siciliacque” ed Amam, che si formalizzerà a breve attraverso la firma di un opportuno accordo»: un’iniziativa che «permetterà di ampliare la disponibilità dell’acquedotto comunale con una portata consistente, tendente a supplire i deficit ormai cronici dovuti all’incremento della richiesta», ma per «perfezionare tecnicamente tale accordo si ha la necessità di realizzare dei lavori per installare una condotta di collegamento tra l’acquedotto Fiumefreddo, nella galleria Taormina lato Sirina, e l’acquedotto comunale».
Ma nel capoluogo, a quanto pare, la pensano diversamente. «Amam non fornirà acqua al Comune di Taormina - ha replicato ieri mattina l’Azienda meridionale acque Messina - la notizia è infondata, fuorviante e non rappresenta la realtà dei fatti. La convenzione della quale si parla prevede che sia “Siciliacque SpA” a rifornire il Comune di Taormina e non più Amam, infatti da “Siciliacque”, che gestisce l'acquedotto dell'Alcantara, verranno fatturati i consumi idrici di Taormina per la stagione estiva 2024. Proprio grazie a tale convenzione, quindi, Amam non dovrà fornire nemmeno la piccola aliquota idrica che per decenni ha fornito a Taormina (come a Giardini Naxos), liberando e recuperando ulteriore risorsa idrica in favore della città di Messina».
Amam specifica inoltre che «metterà a disposizione soltanto il servizio di “vettoriamento” della risorsa idrica che “Siciliacque” fornirà a Taormina e per tale servizio Taormina verserà regolare corrispettivo ad Amam quale vettore; per le spese di gestione Amam incasserà da Taormina un’aliquota dei consumi idrici che la Perla pagherà a “Siciliacque”».

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