Il ministero dei Trasporti convocherà la Conferenza dei servizi nella settimana tra l’8 e il 13 aprile. Dal Mit stanno per partire le convocazioni, rivolte a tutti gli Enti territoriali, compresi ovviamente il Comune, la Città metropolitana di Messina e l’Autorità di sistema portuale dello Stretto. I rappresentanti delle città e di tutta l’Area dello Stretto potranno far valere, nella sede istituzionale, le ragioni dei propri territori, così come più volte richiesto dal sindaco Federico Basile.
Il ministro Matteo Salvini avrebbe voluto che la riunione si svolgesse nella prima decade del mese, ma la coincidenza con le festività pasquali ha fatto slittare di qualche giorno la data. La Conferenza dei servizi è uno dei passaggi chiave nell’iter che, dalla progettazione definitiva, sta correndo veloce verso la fase esecutiva, con all’orizzonte la volontà, da parte del Governo, così come della società “Stretto di Messina” e del Consorzio “Eurolink”, di aprire i primi cantieri entro la fine dell’estate. S
i tratterebbe, ovviamente, dei lavori preliminari e propedeutici all’avvio dei veri e propri cantieri del Ponte e delle opere collegate.
Sono altri due, come è ormai noto, i passaggi altrettanto importanti. Il primo è quello riguardante le procedure complessive Via-Vas, cioè la Valutazione d’impatto ambientale e la Valutazione ambientale strategica. Entro il 13 aprile scadrà il termine per la presentazione delle osservazioni al progetto definitivo, così come è stato aggiornato dal General contractor. Subito dopo verrà avviata la fase delle controdeduzioni e la Commissione Via dovrà, poi, decidere secondo tempi contingentati, visto che l’incarico agli attuali componenti scadrà a fine maggio e il Governo ha fatto sapere già di non voler concedere proroghe. Si prevede un surplus di impegno per la Commissione. Per quanto riguarda il capitolo ambientale, le associazioni ecologiste, con il Wwf in testa, hanno deciso di dare battaglia, presentando non solo le osservazioni al progetto ma anche atti che dovrebbero confluire negli esposti presentati alla Procura della Repubblica.
L’altro passaggio chiave che, poi, è quello finale, è l’approvazione del progetto da parte del Cipess, il Comitato interministeriale che dovrà pronunciarsi, in linea con quanto previsto dal decreto 35, convertito nella legge votata dal Parlamento nel maggio 2023, sull’intera documentazione del progetto definitivo con la Relazione di aggiornamento dei progettisti, unitamente alle osservazioni, alle richieste e alle prescrizioni che verranno acquisite nel corso della Conferenza dei servizi e alle eventuali prescrizioni formulate a conclusione del procedimento di Valutazione di impatto ambientale.
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