A maggio metà del puzzle sarà finalmente composta. Ci saranno voluti ben 15 lunghi anni dall’aggiudicazione dell’appalto complessivo risalente al 2009, ma sempre e dovunque, specie là dove le famiglie hanno atteso e sofferto come a Camaro, si può dire meglio tardi che mai.
Con l’impulso decisivo del recente Ufficio commissariale regionale, e un lieve ritardo rispetto al termine di 45 giorni, sboccerà a maggio la “villetta” connessa all’Anfiteatro di Camaro San Paolo. Quest’ultima struttura rimarrà ancora per qualche tempo la metà incompiuta dell’appalto fermo dal 2015. Ma così sarà fino allo scioglimento di alcuni nodi tecnico-amministrativi ancora intricati. Ad esprimere la forte volontà di chiudere positivamente anche la questione-anfiteatro, è il subcommissario regionale per il risanamento, l’avvocato Marcello Scurria: «È in corso un approfondimento tecnico per la stima dei costi, progettazioni e lavori, che riguarda le opere mancanti». Il problema per l’ufficio regionale sarebbe quello delle consistenti maggiori somme richieste anche dal tempo trascorso e dall’usura, compresi adeguamenti e collaudi. «Potrebbe trattarsi di quasi 1 milione. Lo sapremo entro un mese». Ma torniamo alla villetta, con una premessa storica. Il Parco urbano di Camaro costituisce, alla pari del Parco Magnolia atteso a Giostra, il progetto sociale più ambizioso del risanamento originario della città di Messina. A differenza dell’altro appalto, naufragato già nelle fasi iniziali (ma anche lì la speranza è rinata), l’operazione di Camaro era rimasta “strozzata” nel 2015, dopo essere giunta all’80 per cento delle opere. Una beffa gigante, visto che sia la villetta sia l’anfiteatro erano state progettate dallo Iacp in stretto collegamento con le vitali attività sociali della Parrocchia di San Paolo e del suo Oratorio.
Al subcomissario Marcello Scurria e alla responsabile dell’ufficio tecnico commissariale, architetto Grazia Maria Marullo, spetta oggi il merito (da ripartire con tutti coloro che, nei decenni, per questo parco si sono battuti) di aver lavorato per completare un’opera che lo Iacp aveva voluto per le famiglie, i ragazzi, i bambini di un territorio difficile. Sono adesso in corso, a cura dell’impresa Edil Gi del geometra Alberto Giacobbe, i lavori da poco più di 136.000 euro che serviranno a far decollare il parco giochi con la sua pavimentazione antitrauma, l’illuminazione, i sedili e le aiuole a prato. Il verde, fatto di alberi e piante, sarà messo a disposizione dalla Messina Social City e dal Comune.
La progettista del completamento della villetta, l’architetta Grazia Maria Marullo ha scelto un simbolo per dare gioia, i colori dell’arcobaleno: «La scelta dell'uso della cromia, come elemento ordinatore nel progetto di completamento della piazza – anticipa – vuole valorizzare il luogo dal punto di vista emozionale. I quattro sedili ad arco sulla piazza ovale, evocheranno la forma dell'arcobaleno che avvolge ed invita, con i suoi colori così accesi e in contrasto tra loro, a sentirsi subito più allegri. L' idea tematica, s'intreccerà e si ripeterà, nei materiali e nel verde, con i colori delle fioriture e nella composizione di vernice, gomma, metallo dai colori accesi e vivaci».
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