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Messina, c'era una volta... solo villa Mazzini. E adesso Fiera, villa Dante, Parco Aldo Moro... Dall'Annunziata a Mili: così il verde batte il grigio in città FOTO

Si allontanano i tempi in cui per poter far quattro passi in sicurezza nel verde con la famiglia l’unica opportunità praticabile era villa Mazzini. Adesso il ventaglio di opportunità si sta allargando rendendo lo sviluppo della città meno dipendente dal cemento e più incline alla realizzazione, o alla rigenerazione, di spazi comuni green.
Villa Dante è l’esempio più fulgido di una riconversione in grado di trasformare un luogo divenuto per molti anche pericoloso, in un luogo del relax e in un polo sportivo, con campi di tennis, bocce, calcetto, padel, basket, skateboard e una pista corsa campestre. Ma non è l’unico. In città è un proliferare di spazi che vogliono diventare centri di aggregazione, quelli che sono mancati o che non sono stati vissuti dalle ultime generazioni. E allora come non attendere con grande fiducia l’apertura del parco Aldo Moro dove i lavori di ForestaMe hanno trasformato in pochi mesi una selva in uno spazio concettualmente accogliente, con percorsi, forme e verde che sembrano un giardino zen. Appuntamento alla prima metà di aprile per il battesimo.

La Fiera, opera, questa, dell’Autorità di Sistema portuale, sarà il primo vero giardino sul mare della città. E unito alla mai apprezzata passeggiata a mare, sarà il waterfront mozzafiato da “vendere” nel pacchetto del brand Messina a turisti e croceristi. Anche in Fiera tantissimo verde, percorsi in cui perdersi e quella vista riconquistata dello Stretto e della Falce.
Ma non c’è solo il centro città. Anzi, i lavori in periferia o nei villaggi valgono ancora di più perché non hanno alternative. Il nuovo parco giochi a villaggio Matteotti, all’Annunziata, sarà inaugurato lunedì prossimo. Uno spazio finalmente a misura di bambino, in un’area povera di questi “confort”.

Il gemello nascerà dalla parte opposta della città. A Santa Margherita a pochi metri da Briga. A volte bastano poche decine di migliaia di euro per strappare un “finalmente” a quella famiglie che non avevano che più di un cortile per far divertire i propri figli. E nel futuro? La missione deve essere villa Quasimodo e villa Sabin. Perché gli spazi di socialità green e accoglienza non sono mai troppi.

Intanto è pronta a stupire la nuova Villa Dante. L’attesa sta per finire e le prove generali di ieri danno già l’idea dell’effetto che farà vederla completamente attrezzata per essere un parco europeo.

Oggi si può scorgere il cantiere da dietro le reti che isolano la porzione dei campi aperti dalla scorsa estate, dalla parte completamente rinnovata. Il sopralluogo dell’amministrazione è una grande occasione per fare “spoiler” rispetto al finale di lavori avviati poco più di un anno fa. E allora partiamo dai tempi. A sbilanciarsi è l’assessore Francesco Caminiti. «Ci sono parti che potrebbero essere aperte a giorni e altre che hanno bisogno di qualche settimana di lavorazione. Dovendo contemperare il piacere della fruizione con quello della sicurezza studieremo come isolare le parti in cui deve proseguire il cantiere da quelle utilizzabili. Diciamo che dopo Pasqua potremo aprire la prima porzione ed entro aprile concludere anche questo secondo appalto».

Ad ascoltare Caminiti e il rup Massimo Pistorino, c’erano il sindaco Basile, il dg Puccio, l’assessora Cannata e una rappresentanza delle società partecipate, a vario titolo, interessate al progetto nella sua complessità.
Sempre andando a ritroso, si può dire che la parte che sarà completata per ultima sarà quella della posa del verde. Una dozzina di piante coloratissime ma soprattutto sui toni del lilla segneranno il percorso di avvicinamento alla zona in cui più massiccio è stato il restyling, quella rivolta a sud.

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