L’appalto delle attività di pulizia all’Iacp sotto la lente del sindacato. La Filcams Cgil denuncia “gravissime violazioni” da parte dell’Istituto autonomo case popolari di Messina e “la mancata applicazione di quanto previsto dal Codice degli appalti in merito alla clausola sociale in esso contenuta”.
Come spiegato e dalla segretaria generale Giselda Campolo e dal responsabile Appalti del sindacato, Giuseppe Ragno, risolto l’affidamento alla GI.MA.B a dicembre 2023, azienda aggiudicataria della gara, dallo scorso gennaio “l’Iacp ha affidato alla G.N.L. servizi, in maniera diretta, le attività pulimento senza bandire nuova procedura ed eludendo quanto previsto in merito al cambio appalto dalla normativa vigente, sia rispetto alla clausola sociale che alla tutela occupazionale prevista dall’art. 4 del Contratto collettivo nazionale applicato”.
Quindi, i lavoratori, “avendo maturato tutti l’anzianità di servizio necessaria al diritto di passaggio in sede di cambio appalto, sono ad oggi senza occupazione nonostante le attività che svolgevano non siano cessate, bensì siano stati illegittimamente sostituiti”, sottolinea la Filcams. Peraltro, quello della stazione appaltante sarebbe “un pericoloso precedente, soprattutto in ambito di gestione di fondi di pubblico interesse”.
Da qui la richiesta a Iacp, Prefettura, Ispettorato del lavoro, Ufficio provinciale del lavoro e alla stessa ditta di un intervento al fine di garantire il corretto espletamento del cambio appalto, l’immediata assunzione degli aventi diritto da parte dell’azienda che gestisce il servizio, e la contrattazione d’anticipo che porti in tempi brevi alla pubblicazione di un regolare bando di gara comprensivo dell’obbligo di salvaguardia occupazionale previsto dalla clausola sociale.
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