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Sant’Agata Militello, basta alle “picconate” contro l’ospedale

L’ennesimo grido d’allarme, l’ultimo accorato appello di una comunità esausta per le ripetute mortificazioni del proprio diritto alla salute. È ciò che parte dalla seduta straordinaria aperta del consiglio comunale di Sant’Agata Militello, riunita ieri al Castello Gallego. Un’assemblea particolarmente partecipata, con una platea di politici e amministratori, rappresentanti sindacali, medici, infermieri ed esponenti del comparto sanitario tutto, associazioni, movimenti civici e cittadini. In prima fila il neo direttore generale dell’Asp di Messina Giuseppe Cuccì, per la seconda volta in una settimana a Sant’Agata Militello dopo l’incontro di lunedì all’ospedale con medici e sindaci stessi, al fianco del direttore del presidio Nino Giallanza e della dirigente del Distretto sanitario Rosalia Caranna.
«Colgo l’estremo interesse che la popolazione mostra per servizi all’altezza dei reali bisogni – ha detto Cuccì –. Non ho la bacchetta magica per moltiplicare le professionalità ma potrò lavorare strenuamente per garantire prospettive di sviluppo di un’offerta sanitaria che il territorio reclama e ritengo che il passaggio importante della rete ospedaliera, che possa garantire allocazione di risorse, potrà essere una chiave di svolta importante». In Aula la rappresentanza messinese all’Ars, con il presidente della Commissione sanità Giuseppe Laccoto e i deputati Antonio De Luca, Bernardette Grasso, Pino Galluzzo e Calogero Leanza, oltre al senatore Nino Germanà.
Convocato su iniziativa della minoranza, il dibattito di oltre tre ore e mezza, coordinato dalla presidente Monica Brancatelli, si è animato sulla corposa cronistoria delle “picconate” inferte da oltre vent’anni all’ospedale e ai servizi sanitari sul territorio, per cui sono state rilanciate e rimbalzate responsabilità o rivendicato risultati a seconda degli interventi dei rappresentanti politici. «Creeremo un Osservatorio permanente che vigilerà affinché l’art. 32 della Costituzione abbia garanzia sul territorio e non consentiremo che la politica continui a fare passerelle e che chi dovrebbe rappresentare i cittadini si limiti a fare proclami», commenta il capogruppo di minoranza Paolo Starvaggi.

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