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Messina, il giro di droga a Camaro: gli indagati non parlano. Hanno risposto solo Costantino e Saffioti

Scelgono la via del silenzio quasi tutti gli arrestati dell’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia su un gruppo di famiglia che gestiva lo spaccio di droga a Camaro. Ieri sono cominciati gli interrogatori delle persone coinvolte nel blitz della Squadra Mobile e la maggior parte ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere solo in due si sono sottoposti all’interrogatorio.
Ha deciso di rispondere alle domande della gip Ornella Pastore, Claudio Costantino che ha sostanzialmente respinto le accuse. Costantino, difeso dagli avvocati Filippo Pagano e Carlo Taormina si è difeso sostenendo di non aver dato direttive per il traffico di droga. Ha scelto di rispondere Giuseppe Saffioti, difeso dall’avvocato Francesco Collia del Foro di Palmi, anche lui ha respinto ogni addebito.
Hanno invece deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere Alessandra Patti, Ruben Fortunato Prugno, Albino Misiti, Francesco Ferrante, Francesco Amante, Francesco Genovese e Giuseppe Genovese. Gli interrogatori si sono svolti alla presenza dei difensori, gli avvocati Salvatore Silvestro, Domenico Andrè e Giuseppe Bonavita e Tino Celi. Presenti agli interrogatori anche i sostituti procuratori Marco Accolla, Roberto Conte e Antonella Fradà, i magistrati che hanno curato l’inchiesta.

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