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Messina, accesi i fari su altre due baraccopoli di Giostra

Si trova sul tavolo del subcommissario per il Risanamento, l’avvocato Marcello Scurria, la delibera votata dalla V Circoscrizione di Messina, per proporre l'inserimento di due aree baraccate del rione Giostra che, al momento, non comparirebbero nei Piani di sbaraccamento e di riqualificazione urbana.
Si tratta di due segmenti territoriali dell'ambito B, situati rispettivamente a valle della via 3/B tra viale Giostra, torrente Tara, discesa Sacro Cuore di Gesù e rotatoria Martiri della mafia, e di una seconda area adiacente alla prima che si trova all'interno dell'isolato 13, dove insistono baracche fatiscenti abitate da una decina di famiglie e una persona con invalidità grave.

Il caso è stato sollevato a seguito di un recente sopralluogo, condotto a metà febbraio dai componenti della Commissione consiliare del V quartiere, accompagnati dal presidente Raffaele Verso e da Giuseppe Previti, coordinatore dell'assemblea territoriale “Antudo Giostra” di CittadinanzAttiva Sicilia. Gli esponenti della Municipalità hanno deciso di segnalare le due baraccopoli attraverso una proposta di delibera che è stata già trasmessa agli uffici del commissario Scurria (ex presidente di Arisme e delegato del governatore siciliano Renato Schifani, grazie alla legge speciale per Messina, firmata dall’allora ministra Mara Carfagna e approvata dal Parlamento nel 2021).
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