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Ponte sullo Stretto: prima le altre opere? Le stanno facendo

«Sì ma prima di quello... bisogna fare questo». «No, c’è ben altro da realizzare». «Sì, ma tanto non lo faranno mai». «No, altrove possono farle, le grandi opere, ma qui no...». Ecco, il sì dei benaltristi e il no dei contrari. Una delle obiezioni, a lungo ripetute e da più parti, alla costruzione del collegamento stabile nello Stretto, è che in Sicilia esistono collegamenti ferroviari “ottocenteschi” e che non c’è nulla, e che i soldi del Ponte vengono sottratti ad altre preziose infrastrutture.
Su questo punto, a smentire con la forza dei dati e dei numeri, è il Gruppo delle Ferrovie dello Stato che, mai come in questi ultimi anni, ha pianificato, programmato e avviato una serie di investimenti così cospicui da trasformare radicalmente il sistema ferroviario dell’Isola, se si avrà la pazienza di far completare i cantieri.
«La Rete regionale siciliana è oggetto di importanti e significativi interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico, che confermano la centralità della Sicilia nel piano di investimenti di Rfi e determineranno ripercussioni positive sul trasporto ferroviario sia regionale sia a media e lunga percorrenza, migliorando gli standard di regolarità, puntualità e sicurezza del traffico ferroviario. Gli interventi in corso e quelli programmati lungo l’itinerario Messina-Catania-Palermo consentiranno di innalzare la velocità fino a 250 km/h e la conclusione per fasi permetterà progressive riduzioni dei tempi di percorrenza, a vantaggio delle persone che viaggiano per motivi di lavoro, studio e turismo». Lo dice Rete ferroviaria italiana, che presentò il Piano per la Sicilia aggiornato alla fine del 2023. A chi dice «non c’è nulla, non si fa niente, ci sarebbe bisogno di...», le Ferrovie rispondono «con l’evidenza dei fatti». A partire dal progetto del potenziamento della linea Palermo-Messina, che prevede il raddoppio della tratta Fiumetorto-Castelbuono lunga circa 32 km. Sono state già realizzate le attivazioni parziali da Fiumetorto a Campofelice con la nuova fermata di Lascari.

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