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La Fiera di Messina sarà... "L'altro chilometro più bello d'Italia"

Presto verrà demolito anche l’ultimo dei vecchi padiglioni senza valore che si trovano vicino al serpentone

A volte si può scoprire la bellezza anche nella cosa più scontata, quella più ovvia. La sorpresa può essere anche sotto i tuoi occhi e magari, fino a quel momento, sei andato a cercarla chissà dove. La sensazione è proprio questa quando passeggi nel cantiere della nuova cittadella fieristica. Il mare era lì eppure era una ricchezza negata. Perché? Perché quello spazio forse era nato solo per le esposizioni e poco importava se la vista dello Stretto, della Madonnina, della Falce, della Calabria di Scilla e Cariddi non vi fossero, perché tutti gli sguardi erano rivolti al lato opposto fra esposizioni e bancarelle, fra dimostrazioni di pentole e giostre. Adesso la Fiera ha una nuova dimensione e tende all’infinito perché lo sguardo non ha più limiti e arriva ben oltre anche quelli che saranno poi (probabilmente) i luoghi del cantiere del Ponte.
Prende corpo la realizzazione del nuovo parco urbano della Fiera. Dalle demolizioni si è passati alla realizzazione di un’area concettualmente opposta a tutto quello che i ricordi della vecchia cittadella hanno lasciato nella mente dei messinesi, e non solo. Forse adesso ci vuole ancora un po’ di immaginazione per capire che cosa nascerà da qui ad un paio di mesi ma la strada è già segnata e non solo metaforicamente. Le aree dedicate al verde, ai viottoli che le attraverseranno, alla strada principale che condurrà da parte a parte lungo l’affaccio a mare, sono già stati disegnati e si stagliano in una prospettiva completamente nuova, libera negli spazi è pronta per essere animata da chiunque, e sono tanti, cerca anche in pieno centro, uno spazio di relax nel quale perdersi. Entrando virtualmente dal portale rimesso al nuovo da un paio di anni anni sembra già di vedere sulla terra battuta e segnata dai picchetti, il percorso principale che attraversa i 600 metri circa di spazio che portano fino agli imbarcaderi della Caronte.

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