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Giallo sulla morte di un ex pescatore a Terme Vigliatore: il corpo ritrovato seminudo sugli scogli di Acquitta

Le persone che conoscevano Vincenzo Marchese e le sue abitudini hanno riferito che, nei giorni precedenti la sua morte, Vincenzo Marchese avesse avuto ripetuti contrasti con alcuni vicini di casa

È avvolta dal mistero la morte di un ex pescatore in pensione, residente in via Mare, nella frazione Acquitta di Terme Vigliatore, il cui corpo senza vita e seminudo è stato ritrovato lunedì sera, intorno alle 18.30, riverso in fondo alla mantellata di massi costruita per difendere un tratto di litorale dalle mareggiate.

A perdere la vita Vincenzo Marchese, 72 anni compiuti lo scorso 31 gennaio, il quale viveva da solo al piano terra di una casetta della stessa via, al civico 18, da dove si scorgeva lo specchio di mare. Raccolti i primi elementi e non avendo ritrovato né in casa e nemmeno sul litorale e nelle specchio di mare antistante l’abitazione i suoi indumenti ed effetti personali che avrebbe avuto con sé, la Procura di Barcellona, diretta dal procuratore Giuseppe Verzera che ha delegato le indagini alla sostituta procuratrice Dora Esposito, ieri ha disposto l'esame autoptico sulla salma.

L'indagine allo stato è contro ignoti ed il reato ipotizzato è quello di morte conseguenza di altro reato. Non si esclude infatti – ma siamo nel campo delle ipotesi non ancora vagliate – che l’uomo abbia potuto subire una aggressione o persino una rapina. Inizialmente sarebbero state escluse le stesse ipotesi che poi sono state riconsiderate perché, nonostante le ricerche dei vigili del fuoco e dalla Capitaneria di porto, oltre che degli stessi carabinieri, non sono stati ritrovati gli indumenti che indossava l'uomo e nemmeno i suoi effetti personali. Sia le sorelle dell'uomo, che non era sposato, che le nipoti, hanno affermato che l’uomo era privo di maglietta della salute che indossava anche d'estate, e non sono stati ritrovati nemmeno il maglione ed il giubbotto che solitamente indossava anche in casa poiché – essendo un fumatore – era solito lasciare la porta di ingresso aperta.

Le persone che conoscevano la vittima e le sue abitudini hanno riferito che, nei giorni precedenti la sua morte, Vincenzo Marchese avesse avuto ripetuti contrasti con alcuni vicini di casa di origini straniere, domiciliati in un appartamento nelle vicinanze. L'uomo contestava agli stessi l’abbandono di rifiuti nel piazzale antistante lo specchio di mare.

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