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Pista ciclabile Gesso-Monforte, l’iter fa un altro passo avanti

Coinvolti anche altri centri della fascia tirrenica. Verrà realizzata su un tratto di ferrovia dismessa

Avanza il progetto che prevede la realizzazione della pista ciclabile che va da Gesso a Monforte Marina. Nella sede della III direzione Viabilità della Città metropolitana di Messina è stato approvato in linea amministrativa il progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all’intervento di riqualificazione, con la realizzazione di una pista ciclabile sulla tratta ferroviaria dismessa Gesso-Monforte Marina. L’importo complessivo presunto è di 6 milioni e 300 mila euro. La società “Cooprogetti” di Reggio Calabria, su incarico della Città metropolitana, ha già redatto il progetto di prefattibilità tecnica. Il progetto è inserito nel decreto ministeriale “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del paese” e ammesso a finanziamento.
L’intervento consiste sommariamente nella funzionalizzazione a uso turistico-ricreativo di parte del tratto dismesso della linea ferroviaria Terme Vigliatore-Messina, e più precisamente Gesso-Monforte Marina, realizzando una pista per uno sviluppo complessivo di 14,500 chilometri, interessando i comuni di Messina, Villafranca Tirrena, Saponara, Rometta, Spadafora, Venetico, Valdina, Torregrotta e Monforte San Giorgio. Alla conferenza dei servizi hanno preso parte il dirigente della III direzione Viabilità della Città metropolitana, Salvo Puccio, il responsabile unico del procedimento, ing. Giacomo Russo, il geometra e supporto al Rup, Roberto Coppola, mentre in collegamento c'erano l’architetto Luigi Muraca, rappresentante della “Cooprogetti”, Giuseppe Cannavò e Rosaria Rotolo, referenti di Rete ferroviaria italialiana e l'architetto Salvatore Cuffaro, responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune di Spadafora.
Entrando nei dettagli, Cannavò ha fatto notare che «il tracciato presenta criticità in alcuni punti dove la pista ciclabile si avvicina oltremodo alla linea ferroviaria attiva. Occorre quindi che in questi casi sia rispettata la normativa che sancisce una distanza minima di sicurezza». Il rappresentante di Rfi ha poi evidenziato che «esiste un dichiarato interessamento per l’acquisizione dei tratti di sedime dismesso ricadenti nei territori comunali da parte delle Amministrazioni di Spadafora, Valdina e Monforte, mentre per quanto riguarda Venetico è in avanzato stato di evoluzione la cessione, tramite vendita delle aree e degli immobili». Il dirigente Puccio ha chiesto dunque quali siano le modalità di acquisizione delle aree (cessione gratuita, vendita, concessione). Per Cannavò si può procedere solo tramite acquisto. Nel sì alla progettazione di fattibilità tecnica ed economica «si prescrive preliminarmente l’ottenimento della dichiarazione di pubblica utilità resa dai Comuni, resa ai sensi del decreto dell'8 giugno 2001, previa approvazione dell'assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione siciliana, l’avvio della procedura espropriativa e dell’istruttoria finalizzata al rilascio dell’autorizzazione definitiva per quanto riguarda i tratti di competenza di Rfi, nonché l’ottemperanza alle leggi e disposizioni vigenti che regolano la materia».

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