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Milazzo, il drammatico rogo della raffineria: cinque condanne lievi

A quasi dieci anni dalla drammatica notte del 27 settembre 2014, vissuta dalla popolazione dell'hinterland di Milazzo nel timore del rischio di un disastro ambientale, cinque persone sono state condannate e altre quattro assolte.
La sentenza emessa nel tardo pomeriggio di ieri, al termine del processo di primo grado per l'incendio verificatosi al serbatoio Tk 513 della Raffineria di Milazzo, e per il quale erano imputate complessivamente nove persone, tra vertici e quadri dirigenti della stessa industria petrolchimica. Ad essere stati condannati, dalla giudice monocratica del Tribunale di Barcellona Silvia Maria Spina, rispettivamente alla pena di 8 mesi di reclusione ciascuno, oltre al pagamento delle spese processuali, sono stati: Ignazio Arces, 52 anni di Gela, direttore tecnico pro tempore della Ram; Natale Anastasi, messinese di 59 anni, responsabile reparto movimentazione; Andrea Venuto, milazzese di 47 anni, responsabile caporeparto movimentazione; Salvatore Carmelo Agnello, 51 anni di Barcellona, coordinatore area manutenzione reparto movimentazione e Francesco Saitta, messinese di 58 anni, responsabile dell’unità “Man 2” del servizio di manutenzione operativa. Alle stesse cinque persone condannate sono state inoltre riconosciute le circostanze attenuanti generiche e allo stesso tempo che la pena inflitta rimanga sospesa.
Ad assere state assolte, altre quattro persone con la formula “per non aver commesso il fatto”, non essendo stata raggiunta la prova durante il dibattimento.

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