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Erosione costiera a Caronia, in bilico le ville sul lungomare: rischiano di essere dichiarate inagibili

L’erosione costiera è sempre più grave lungo l’intero litorale tirrenico dei Nebrodi. A Caronia, uno dei centri maggiormente colpiti da decenni dal fenomeno erosivo, sono state adottate due ordinanze di interdizione di altrettante aree demaniali marittime. I provvedimenti del Dipartimento regionale dell’ambiente, attraverso la Struttura territoriale di Messina a firma del dirigente architetto Santo Campolo, riguardano in particolare un’area di circa 515 metri quadri di demanio marittimo in località Chiappe, nella frazione Marina di Caronia, ed un’altra porzione demaniale, per circa 760 metri quadri, in contrada Torre De Lauro, al confine con Acquedolci. In entrambi i casi si tratta di procedimenti avviati a seguito dell’attività condotta dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Agata Militello che, dopo l’interlocuzione con il comune di Caronia, ha segnalato al Dipartimento regionale dell’assessorato territorio le situazioni di grave pericolo per la pubblica e privata incolumità.

A seguito di un sopralluogo tecnico congiunto svoltosi lo scorso fine settimana, sono state quindi formalizzate le ordinanze di interdizione all’accesso. Nel primo caso in località Chiappe è stato rilevato il crollo di una porzione del piano stradale realizzato su terrapieno, a pochissimi metri di distanza da alcune abitazioni, proprio a ridosso del tratto di lungomare su cui precedentemente erano stati collocati dei massi di protezione. Nell’altra zona demaniale interdetta, quella di Torre del Lauro, la situazione più grave riguarda una villetta il cui muro di contenimento che sostiene la terrazza risulta seriamente compromesso ed a rischio crollo.

In quel tratto l’erosione minaccia quindi da vicino diversi immobili prevalentemente utilizzati come residenze per le vacanze, con il cedimento di vari tratti di muro al di sotto delle villette e di un imponente fabbricato un tempo struttura ricettiva ma da decenni in abbandono.

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