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Messina, terapia intensiva: 16 posti letto al Padiglione C del Policlinico. Ma a quando il nuovo Pronto soccorso?

Qualcosa finalmente si muove nei cantieri “eterni” del polo universitario. Ma da tre anni e mezzo assistiamo allo scandalo dei lavori al padiglione E

In questo lago amministrativo di incompiute la consegna degli ormai famigerati 16 posti letto di Terapia Intensiva del Padiglione C, al Policlinico, di cui parliamo da anni, può essere salutata senza esagerare come una svolta epocale. In tempi di magra bisogna pur accontentarsi. Se ci ricordiamo però che dal dicembre 2020 la città, la Sicilia e la Calabria, attendono il nuovo Pronto soccorso generale di uno dei più importanti ospedali del Meridione d’Italia, ricadiamo nel più profondo sconforto.

Ormai quello del padiglione E e del suo “eterno” cantiere con le maestranze ridotte all’osso è uno scandalo.
La notizia dei sedici posti letto finalmente consegnati rappresenta - si legge in una nota dell’Aou “G. Martino” -, il raggiungimento di un primo step nel programma di consolidamento dell’area dell’emergenza urgenza. È stata consegnata quindi in via ufficiale la nuova area di Terapia Intensiva, dotata di 16 posti letto, al padiglione C. Si tratta di un reparto di nuova attivazione, già previsto nel programma di interventi dell’ex Soggetto Attuatore e inserito nel potenziamento della rete ospedaliera siciliana. «Una consegna molto attesa – sottolinea il nuovo manager del Policlinico Giorgio Giulio Santonocito –, che ci permette di cominciare ad avviare un programma progressivo di riaperture, definendo meglio il percorso del paziente che necessita di cure intensive».

E la rettrice Giovanna Spatari dichiara: «Il potenziamento di tutta l’area dell’emergenza urgenza, con in primis il completamento del Pronto soccorso generale rappresenta di certo una priorità a cui stiamo ponendo molta attenzione. La consegna dei posti letto di terapia intensiva costituisce di certo un’opportunità per pianificare meglio tutte le attività da portare avanti su questo fronte».

A quanto pare per adesso, visto che per il completamento del Pronto soccorso generale ci vorranno parecchi mesi, e incombe sempre, tra l’altro, il “macigno decisionale” di realizzazione del piano -1 dove allocare attrezzature all’avanguardia, l’imperativo scelto dal nuovo manager per andare incontro ai pazienti e ai loro parenti è quello di potenziare, migliorare, ottimizzare le risorse e rendere più umano tutto il pronto soccorso attuale, quello allocato al padiglione C. E la consegna dei nuovi sedici posti letto alla Terapia intensiva va proprio verso questa direzione.

Ma torniamo al nuovo pronto soccorso che sorgerà (quando?) al padiglione E. A quanto pare ci sono stati già due incontri tra il manager Santonocito con i funzionari regionali e i tecnici, per comprendere lo stato dell’arte e programmare il futuro. Ma si parla di parecchi mesi ancora di attesa.
Per il Policlinico c’è un’altra buona notizia. La rettrice Spatari apre ad una soluzione per i cosiddetti medici EP: «C’è una sinergia - ha dichiarato ieri -, tra Regione, Università e Azienda Policlinico. Con il direttore Santonocito e anche con la Regione stiamo affrontando il problema degli EP e anche degli equiparati di categoria D. C’è un concreto interesse ad affrontare in maniera costruttiva e propositiva questo tema».

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