Non sono trascorse nemmeno trentasei ore dall'ultimo grido di allarme degli isolani. E a Panarea, la "Perla delle Eolie", la mini-ambulanza, che al suo arrivo era stata salutata con entusiasmo, continua a non avere autisti autorizzati. Stavolta è toccato a una motoape trasportare fino all'elipista un operaio che doveva essere trasferito d'urgenza dopo un incidente. L'uomo si trovava in un pozzetto per il passaggio della fibra ottica e da quanto si è appreso i lavori non erano stati segnalati. Un mezzo, mentre stava transitando, lo ha investito. E l'uomo ha riportato fratture all'arto inferiore sinistro e un trauma addominale. La soluzione più immediata? Quella che ripetono i residenti, da giorni, che a gran voce chiedono di essere ascoltati. A Panarea, infatti, ci sono alcuni giovani volontari che dopo un corso di formazione erano stati già autorizzati da tempo a guidare la mini-ambulanza, ma dalla scorsa stagione estiva è calato il silenzio. E i panarellesi, ancora una volta, devono fare i conti con un pronto soccorso arrangiato e con la presenza di una mini-ambulanza "fantasma". Dal 7 luglio e fino alla fine di settembre, nell'isola di Panarea, ci sono stati due autisti-soccorritori e una mini-ambulanza. Il mezzo, di proprietà della protezione civile del comune di Lipari, è stato ceduto all'Asp che a sua volta ha affidato il suddetto mezzo alla SESUscpa (Società partecipata della Regione Sicilia) la quale dopo aver rimesso a nuovo il mezzo a spese proprie, in quanto abbandonato da molti anni, ha fornito il personale per far fronte alle necessità richieste. Finita l'estate il mezzo è ritornato nelle disponibilità del proprietario, ossia l'Asp. Il 118 non ha quindi responsabilità come precisato dal dott. Domenico Runci, direttore centrale operativa 118 ed Elisoccorso. Due interventi, in meno di un mese e fino allo scorso 14 febbraio, sono stati fatti con una macchina elettrica, messa a disposizione dagli isolani. E oggi è toccato a una motoape che acceca per le sue condizioni igienico-sanitarie. Pur avendo, però, una bella mini-ambulanza parcheggiata. E nonostante sull'isola ci sia un'associazione di nove persone, con attestati e corsi di formazione. E tornano alla mente i continui disagi, come i recenti soccorsi in apecar, a Ferragosto, in piena stagione. O le immagini, diventate virali, di chi spingeva a mano la vecchia ambulanza che lasciava a piedi chi necessitava di un'assistenza: "Sull'isola - affermano i panarellesi, su tutte le furie - c'è un'associazione di nove persone, con attestato e corsi di formazione, che non possono utilizzare l'ambulanza, perchè frenati dalla burocrazia. E a pagare le conseguenze, purtroppo, sono sempre gli isolani. Perché non dare a questi ragazzi un'autorizzazione e permettere loro di utilizzare l'ambulanza? È assurdo che resti parcheggiata e immobile. Inoltre, nei mesi scorsi, diversi turisti hanno donato un defibrillatore e alcune macchine, ferme, al momento, in un magazzino di Panarea. Con l'Asp di Messina che non vuole prendersene carico". Video notiziarioeolie.it