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Messina, i sindacati e quel nodo “patente A” nel prossimo concorso per i vigili

Cgil, Cisl, Csa e Silpol all’Amministrazione: «Si elimini l’obbligo»

Il bando per l’assunzione di cento nuovi agenti di polizia municipale non è stato nemmeno pubblicato, ma già fa discutere. Anche perché l’imperativo è non commettere nuovamente errori già visti nel passato e che hanno fatto sì che oggi, in strada, sia sempre più difficile incrociare lo sguardo di un vigile urbano. Sono i sindacati – non tutti – ad avanzare una proposta proprio sul prossimo bando, per prevenire un problema che potrebbe riproporsi in seguito. E cioè, appunto, avere pochi agenti in strada.
Entrando nello specifico, sono Fp Cgil, Cisl Fp, Csa e Silpol a sottolineare «la necessità di non prevedere, come fatto nel recente passato, il requisito del possesso della patente di Categoria “A”, perché ciò comporterebbe l’esclusione al concorso di una fascia di cittadini con giovane età». Sembra un dettaglio, ma non lo è. La patente A “completa” la si può ottenere solo a 24: unica eccezione, chi ha compiuto 20 anni ed è titolare di patente A2 da due anni. Sono esentati da questo tipo di obbligo quanti hanno conseguito la patente B prima del 25 aprile 1988, perché fino ad allora con quel tipo di titolo si poteva guidare qualsiasi mezzo. Non a caso nell’ultima “infornata” dei 46, poi ridotti a 39, alcuni agenti sono stati assunti proprio grazie a questo vantaggio temporale. Un limite, quello della patente A, che secondo i sindacati non si giustifica, a fronte del fatto che poi, una volta dentro il Corpo, l’attività di motociclista «scaturisce dalla scelta, di fatto, volontaria» del singolo agente.

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