Sembrava tutto risolto. E invece no. E i panarellesi, ancora una volta, devono fare i conti con Pronto soccorso arrangiati con mezzi elettrici privati messi a disposizione dagli isolani. Dal 7 luglio, fino alla fine di settembre, nell'isola di Panarea c'erano due autisti-soccorritori e un'ambulanza nei locali della guardia medica. Il mezzo, di proprietà della protezione civile del comune di Lipari, è stato concesso in comodato d'uso gratuito all'Asp. A ottobre, però, come sottolineano gli isolani, amareggiati, si è tornati "nelle mani di nessuno". E in questi mesi, ribadiscono, è stato "un continuo scaricare le responsabilità tra comune e 118".
Due interventi in meno di un mese sono stati fatti con la macchina elettrica, pur avendo un'ambulanza parcheggiata e nonostante i ragazzi dell'isola abbiano un'associazione e un corso di formazione. È il grido pressoché unanime. E tornano alla mente i disagi continui, come i recenti soccorsi in apecar, a Ferragosto, a stagione viva. O le immagini, diventate virali, di chi spingeva a mano la vecchia ambulanza che lasciava a piedi chi necessitava di assistenza: "Sull'isola - afferma un gruppo di abitanti - ci sono alcuni giovani volenterosi con un'associazione e un corso di formazione fatto. Eppure, non possono utilizzare l'ambulanza. Siamo frenati dalla burocrazia. E a pagare le conseguenze, purtroppo, sono sempre i cittadini. Perché non dare a questi ragazzi un'autorizzazione preventiva e permettere loro di utilizzare l'ambulanza? È assurdo che resti parcheggiata e immobile".
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