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Messina, viadotto Ritiro: a giugno finisce l’incubo?

Intervento in commissione consiliare dei vertici del Cas per fare il punto sul cantiere più “lungo” della città

Altri quattro mesi. Gli ultimi quattro mesi? Né il direttore del Consorzio autostrade né il direttore dei lavori però « ci metterebbero la mano sul fuoco», fatto sta che questa è la scadenza che ha presentato la Toto Costruzioni generali per la conclusione della ricostruzione del viadotto Ritiro. Un’opera concretamente iniziata nel novembre del 2017 e che sarebbe dovuta essere terminata due anni dopo ed invece è ancora un “sofferto” cantiere.
Ieri, in prima commissione consiliare, presidente Salvatore Papa, il dg del Cas, Franco Fazio e il direttore lavori Pietro Certo hanno presentato, non senza qualche tono polemico sul ritardo, la fotografia dell’intervento. «È comprensibile la febbrile attesa della cittadinanza – dice il direttore generale –. I messinesi hanno avuto una grande pazienza di fronte ad un disagio incomprensibile. Io sono in carica da 2 mesi, ma vi assicuro che questa è la priorità numero uno del Consorzio. Non mi posso assumere la responsabilità della vergogna degli altri. Commissariare l’opera? Con il 95% completato sarebbe una cosa folle». Quindi il nuovo appuntamento con il “fine lavori”: «L’impresa ci dice che finiranno il 15 giugno e lo hanno scritto nel nuovo cronoprogramma – dice il direttore del Cas Franco Fazio – che mi sembra realizzabile. Poi se mi chiedete di metterci la mano sul fuoco, non lo farei, perchè non dipende dal Consorzio ma da un’azienda terza».

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