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Ponte ed espropri, a Messina si entra nel vivo: nuovo protocollo sugli indennizzi per i proprietari

La partita del Ponte sullo Stretto c’è chi la gioca sotto un profilo ideologico, chi si costruisce una propria opinione frutto di studi, convincimenti, approfondimenti. E poi c’è chi quella partita la giocherà in prima persona, perché direttamente coinvolto, a prescindere dalla propria posizione sull’opera. Si tratta dei proprietari degli immobili (termine che include terreni, fabbricati, ville, appartamenti o semplici ruderi) che verranno espropriati.
Ed è proprio quello degli espropri uno dei temi più caldi legati al Ponte, non foss’altro perché è quello avvertito come più vicino, temporalmente e fisicamente. «È uno dei primi step che coinvolgeranno i cittadini che, in quanto proprietari di immobili o terreni, saranno interessati in maniera diretta nel breve periodo», ha sintetizzato Giuseppe Schepis, vicepresidente della commissione Ponte, nell’introdurre la seduta di ieri pomeriggio. Seduta dalla quale è emerso come sia già pronta – è stata trasmessa un paio di giorni fa – la bozza del nuovo protocollo d’intesa sulle indennità di esproprio, aggiornamento del documento che tredici anni fa firmarono l’allora sindaco Giuseppe Buzzanca, i vertici della Stretto di Messina (anche al tempo era Pietro Ciucci), Eurolink e le associazioni di categoria. Il protocollo, oggi come nel 2011, tiene in considerazione varie specificità (aree agricole, attività commerciali, aree edificabili, abitazioni).

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