Picchiato a sangue, segretato nella sua stessa casa e fatto diventare complice suo malgrado di un traffico di droga e di un piccolo giro di prostituzione, “impiantato” sempre nella sua abitazione. È stata “Arancia meccanica” a tutti gli effetti al rione Giostra. A novembre scorso passò 48 ore di vero terrore un 53enne che abita in quel villaggio, ad opera di un terzetto che adesso è finito in carcere dopo un’ordinanza di custodia cautelare siglata dal gip Eugenio Fiorentino. Che in pratica ha messo nero su bianco quanto ricostruirono all’epoca la Procura e le Volanti della polizia, che intervennero sul posto. Sono finiti in carcere il 48enne Ignazio De Carolis, la rumena 37enne Roxana Liliana Arhip, e la 37enne Paola Galletta. I tre sono già stati sentiti dal gip Fiorentino per l’interrogatorio di garanzia, hanno scelto di rispondere alle domande, e sono stati assistiti nel corso dell’esame dall’avvocato Salvatore Silvestro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina