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Ponte sullo Stretto, il sì delle forze produttive della città

Una sorta di “referendum”: si sono pronunciati Sicindustria, Camera di Commercio, gli Ordini, Confcommercio, Confesercenti, la Cisl

Ponte sullo Stretto

Tra meno di 200 giorni dovrebbe iniziare ufficialmente – se verrà rispettata la scadenza del prossimo 31 luglio imposta dalla legge del maggio 2023, approvata dal Parlamento e sottoscritta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella – la fase di cantierizzazione del Ponte sullo Stretto e di tutte le opere ad esse collegate, propedeutiche, connesse, compensative che siano. In questi giorni ci sono state significative prese di posizione da parte dei rappresentanti di alcuni tra i principali soggetti attivi della città. Una sorta di “referendum”, non più, però, tra i “Sì” e i “No”, ma tra chi continua ad attendere gli eventi e chi, invece, sostiene la necessità assoluta di organizzare la città, e l’intero territorio dello Stretto, in vista di quella che, in ogni caso, sarà una svolta epocale per Messina.
Si sono pronunciati Sicindustria Messina, gli Ordini professionali degli ingegneri e degli architetti, Confcommercio e Confesercenti e, tra i sindacati, la Cisl. Di fronte anche agli ultimi drammatici dati contenuti nel Report dell’Ente camerale e riguardanti la situazione economica e lo stato delle aziende nel capoluogo e in provincia, tutte le organizzazioni citate non hanno fatto altro che lanciare un appello, alle istituzioni, alla politica e alle comunità, perché quella del Ponte diventi la sfida di Messina, destinata ad essere, per i prossimi decenni, il centro del più imponente investimento economico e infrastrutturale mai realizzato nel Mezzogiorno. Una sfida che può fare di Messina e Reggio, della conurbazione dello Stretto, una delle capitali euromediterranee del futuro. Ma tutto ciò a patto che i territori sappiano rispondere con armi adeguate, trasformando in benefici anche gli inevitabili disagi legati ad anni e anni di “lavori in corso”.
C’è una parte rilevantissima di città, dunque, che si è pronunciata: «Il Ponte si farà, entriamo in quest’ottica e lavoriamo perché Messina riesca a sfruttare questa imperdibile occasione di rilancio e di sviluppo», hanno ribadito, anche con interviste al nostro giornale, i presidenti di Sicindustria Messina, Pietro Franza, dei due Ordini, Santi Trovato (ingegneri) e Pino Falzea (architetti), il segretario della Cisl Nino Alibrandi, i presidenti delle due grandi organizzazioni del Commercio, Carmelo Picciotto (Confcommercio) e Alberto Palella, oltre che il presidente della Camera di Commercio Ivo Blandina.

Confcommercio: "Siamo disponibili, ma vogliamo essere coinvolti"

“Confcommercio Messina chiede la possibilità che le forze attive della città siano concretamente chiamate a dare il proprio contributo alla realizzazione della Ponte sullo Stretto. E’ proprio in tal senso che va preliminarmente preso atto di un tessuto imprenditoriale locale formata da piccole – spesso piccolissime – aziende che troveranno gravi difficoltà a misurarsi con un’opera pubblica di dimensioni straordinarie”. A scriverlo in una lettera all’ amministratore delegato Stretto di Messina S.p.A. Pietro Ciucci, allo Chief Executive Officer Eurolink S.C.p.A. Pietro Salini e al Sindaco di Messina Federico Basile e ai deputati e senatori eletti nei Collegi di Messina Carmelo Picciotto Presidente di Confcommercio Messina. “Ne deriva l’importanza di un approccio integrato tra stazione appaltante, imprese appaltatrici e sistema economico locale, - aggiunge Carmelo Picciotto - teso a coinvolgere il maggior numero possibile di attori al fine di attuare politiche inevitabilmente concepite a livello centrale ma da materializzate sul territorio. Così da favorire una più equa distribuzione delle risorse disponibili. Inoltre, in questo modo gli attori locali saranno incentivati a porsi obiettivi comuni e a cooperare per raggiungerli, allo scopo di far crescere economicamente, socialmente e culturalmente la realtà territoriale nella quale operano. Un risultato voluto da tutti i soggetti coinvolti, ma che sarà possibile raggiungere a condizione che chi opera sul territorio sia posto in grado di conoscere tempi e modi di una cooperazione di non facile attuazione. Non solo a causa delle dimensioni e della complessità dell’opera, ma anche per la mancanza di tempo sufficiente alla creazione dei network aziendali indispensabili”. Confcommercio Messina conferma di “voler dedicare il maggior impegno possibile per la riuscita di un evento che segnerà il futuro della città e dell’intera Area dello Stretto, ma pretende anche che i principali player di questa appassionante sfida interpretino i rispettivi ruoli nella piena consapevolezza delle proprie responsabilità. Abbiamo già ricevuto la piena condivisione degli obiettivi da parte delle sigle Fimaa, Fiott, Fipe e di altre che fanno parte dell’ecosistema Confcommercio e che chiedono insieme a noi maggiore unità di intenti”.

 

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