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Referendum a Tripi per assumere anche il secondo nome: Abakainon

Cambiare il nome alla cittadina e adottare il doppio toponimo “Tripi-Abakainon” è l’idea accarezzata da tempo dal sindaco Michele Lemmo, tanto da farne uno dei punti programmatici della piattaforma politica che lo ha visto riconfermato alla guida del borgo abacenino per un secondo mandato.
Scelta su cui potrebbero essere chiamati quanto prima a decidere gli elettori attraverso l’istituto del referendum così come prevede l’art. 8 della legge regionale 30 del 2020.
Il prossimo step (dopo il passaggio in giunta dello scorso 30 ottobre) consisterà nel passaggio in Consiglio comunale che è stato convocato dal presidente Carmelo Sottile per il prossimo 5 febbraio, con unico punto all’ordine del giorno la discussione sulla variazione della denominazione del borgo abacenino.
Le finalità di questa operazione sono note da tempo, ovvero valorizzare le radici storiche e culturali risalenti alla antica città di Abakainon e farne il motore trainante del rilancio turistico della cittadina. Nel corso dell’ultimo anno e mezzo due importanti campagne di scavo, condotte sul campo dall’archeologo Lillo Giordano della Soprintendenza di Messina, stanno riportando alla luce le vestigia della città, restituendo ulteriori importanti dati sull’ambitus, sulla stoà e sulla sistemazione dell’area pubblica di Abakainon-Abacaenum.

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