Pochi argomenti scaldano gli animi e il dibattito pubblico più di quelli legati alla viabilità. Un esempio è arrivato ieri mattina, quando i consiglieri della prima commissione della terza Municipalità si sono riuniti, in una seduta esterna pubblica, sul viale Europa, nei pressi dell’ospedale Piemonte. Insieme a loro, un gruppo di cittadini. E pressoché tutti erano concordi nel prendere di mira ciò che avevano davanti agli occhi: il cantiere dell’ultima tranche del parcheggio d’interscambio di viale Europa, “Europa Est”. Quello che prevede 209 stalli, di cui 4 riservati ai veicoli a servizio di persone invalide e 16 ad auto elettriche in ricarica.
Il grande pomo della discordia, la chiusura dei varchi che, fino a quando non è stato realizzato il cantiere, consentivano di attraversare il viale Europa anche con i mezzi, senza essere costretti ad arrivare fino all’incrocio col viale Italia, per chi viaggia verso monte, o fino alla rotatoria Boris Giuliano, all’incrocio con via Cesare Battisti, per chi viaggia verso valle. I consiglieri, con in testa il presidente della Municipalità, Alessandro Cacciotto, e il presidente della commissione, Mario Barresi, mettono sul piatto soprattutto problemi di sicurezza, per le ambulanze che devono accedere al pronto soccorso dell’ospedale Piemonte (ma anche per chi dovesse andarci con mezzi propri), e di traffico, perché di fatto tutti coloro i quali abitano nelle strade limitrofe al Piemonte, devono attraversare tutto il viale Europa per arrivare dall’altra parte, e viceversa. Altro punto, gli stalli a pagamento: «Saremo costretti a pagare per parcheggiare a casa nostra – lamenta un cittadino, residente in zona –, perché nelle traverse non ci sono abbastanza parcheggi». Da qui due proposte: aprire almeno un varco all’altezza dell’ospedale, laddove ancora il cantiere non è stato aperto (è l’ultimo tratto) e invertire il senso di marcia in via Piemonte, consentendo a chi imbocca la via Catania di poter svoltare a destra, lato monte (punto già caldeggiato in passato dal consigliere Alessandro Geraci).
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