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Messina, il porto di Tremestieri salvo? La Regione darà 19 milioni

Per far ripartire i lavori servivano 41 mln, 22 erano già stati coperti da Mit e Adsp, ora Palermo si è impegnata per il resto

Ad un passo dalla soluzione? Sembra proprio di sì. Una fumata bianca che si è alzata al termine della riunione di ieri mattina, quella nella quale occorreva “tirar fuori” 19 milioni di euro per salvare il Porto di Tremestieri dal destino di incompiuta di lusso.
Alla fine è stata la Regione siciliana a prendere l’impegno di finanziare l’ultima tranche del nuovi fondi necessari a chiudere l’opera. Con un progetto vecchio di 16 anni e con l’impennata dei costi dei materiali di quest’ultimo periodo, la differenza fra quanto disponibile per realizzare il nuovo porto di Messina e della Sicilia, era di 41 milioni. Partiti da 72 milioni tutto compreso, i lavori, sono lievitati fino a circa 113 milioni. Una crescita del 56% che avrebbe reso impossibile la realizzazione a qualsiasi azienda. Figuriamoci ad una come la Nuova Coedmar che aveva già “turbolenze” finanziarie e che per salvare il salvabile ha deciso, con il tribunale di Venezia, di cedere il ramo d’azienda siciliano. La Bruno Teodoro di Capo d’Orlando ha raccolto il testimone ma, guardando i numeri, si è resa conto che senza il plus di 41 milioni, non sarebbe stato possibile nemmeno cominciare. E così il passaggio del ramo d’azienda si è bloccato fino a che non fosse stata raggiunta la quota di investimento prevista. I primi a mettere mani al portafogli sono stato il Ministero delle Infrastrutture (7 milioni) e l’Autorità di sistema dello Stretto (15 milioni) che erano già finanziatori dell’opera. La regione si è impegnata per i 19 milioni mancanti dopo aver fatto una lunga ricognizione. Ieri è stato il dirigente del dipartimento trasporti e infrastrutture di Palermo, Salvatore Lizzio ha dare il nulla osta al finanziamento extra.

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