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Messina, dimensionamento scolastico: “salve” quattro autonomie. Nautico e Jaci non si uniranno

Da undici a sette. Messina recupera quattro autonomie scolastiche nel “rimpasto” voluto dal Governo, passato per la Regione e finito sul tavolo dell’ufficio scolastico provinciale. Interessati dalla riduzione dei tagli, sette istituti scolastici destinati, o ad accorpamenti o, peggio, a soppressioni. Sono 4, invece i dirigenti che “salvano” il loro posto, almeno per il prossimo anno.

Proporzionalmente rispetto ai 18 istituti per i quali poteva essere salvata l’autonomia in forza della disposizione dell’ultimo Milleproroghe, nel messinese sono stati “distribuiti” quattro posti. La scelta dell’assessorato regionale, sentita anche la conferenza provinciale e il provveditorato è caduta, intanto sul salvataggio dell’autonomia degli istituti superiori che hanno una diffusione meno capillare e numeri decisamente diversi rispetto ai comprensivi dei vari comuni.

E così manterranno la loro autonomia, in città, il Nautico Caio Duilio (accreditato di 693 studenti) e l’istituto tecnico Jaci (530). Stesso discorso a Sant’Agata di Militello dove sarebbero stati accorpati i gli istituti superiori Torricelli (828) e Tomasi di Lampedusa (344 studenti). Altra mancata aggregazione quella, sempre a Sant’Agata di Militello, fra gli istituti comprensivi Marconi (619 studenti) e Cesareo (456). Tutte queste scuole manterranno la loro autonomia, cioè non verranno unite facendo nascere un nuovo grande istituto che superi illimite minimo dei 900 studenti. Salvi i rispettivi presidi e Dsga. A Barcellona non verrà più soppresso, il comprensivo Balotta che poteva contare su 700 studenti.

Queste le novità, ma resta confermato il resto del piano di dimensionamento che scatterà nell’anno scolastico 2024/25. Quello che taglia sette dirigenze, a questo punto, tutte fra comprensivi e direzioni didattiche.

E allora rivediamole nel dettaglio. In città nasce l’Ic Villa Lina Ritiro-Battisti Foscolo che unirà la scuola di Giostra con quella di via Manzoni creando un istituto con oltre 1200 alunni. In provincia altre 3 aggregazioni. Si uniscono, in quest’ordine, l’Ic di San Filippo del Mela e di Santa Lucia del Mela, il comprensivo di Tusa e di Mistretta, comunità montane che avranno finalmente un preside di ruolo. Per finire, a Capo d’Orlando si uniscono il primo e il secondo comprensivo, con la sede di Naso che va all’Ic Castell’Umberto.

Passiamo alle soppressioni. Sparisce l’Ic Primo Milazzo che si unisce al II e III terzo. Addio anche alla direzione didattica di Santa Teresa che va tutto all’Ic Santa Teresa.

E poi a Barcellona “saluta” il Militi, i cui plessi vengono assorbiti, , Foscolo, Genovese e Capuana . Detto del taglio dei presidi e del dsga, va aggiunto che per gli studenti non cambierà nulla. Non vengono chiuse scuole o plessi. Chi ha scelto quell’istituto o quell’indirizzo anche l’anno prossimo potrà andare nella medesima scuola. Per lui cambierà solo il nome dell’istituto.

Il segretario generale della Uil Scuola Sicilia Claudio Parasporo, che aggiunge: «Resta sempre negativo il nostro parere su un provvedimento fortemente voluto dal ministero solo per risparmiare. È solo una soluzione tampone che sposterà il dimensionamento al prossimo anno».

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