Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina diventerà porto “Core”: lo Stretto elemento essenziale del Corridoio Scandinavia-Mediterraneo

Se ne parla pochissimo ma queste settimane, tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, sono decisive per l’inserimento di Messina tra i porti “Core” dell’Europa. Lo scorso 19 dicembre, i rappresentanti del Parlamento europeo e del Consiglio della Ue hanno raggiunto un accordo per il Regolamento che definisce la nuova Rete di trasporti transeuropea Ten-T, che sarà basata sulla multimodalità e sulla sostenibilità ambientale e si chiamerà “TenTec”. Una delle novità è che i Corridoi europei comprenderanno anche idrovie, oltre a strade e ferrovie.
L’attuazione di quanto stabilito a Bruxelles e a Strasburgo si articolerà in tre fasi: la prima riguarda il completamento della Rete centrale, che dovrebbe avvenire entro il 2030, la seconda entro il 2040 e la terza, che sancirà costituzione di una Rete globale entro il 2050. I prossimi passi sono il voto dell’Europarlamento (ricordiamo che a giugno si tornerà alle urne per rinnovarlo) e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale Ue.
Per quanto riguarda la ferrovia, il Regolamento prevede l’implementazione sull’intera rete Ten-T del sistema di gestione “Ertms”, con la progressiva disattivazione dei sistemi nazionali di classe B. Cosa significa? Significa che le linee ferroviarie per il trasporto di passeggeri sulla Rete centrale Ten-T e sulla Rete centrale estesa consentiranno ai treni di viaggiare a 160 km/h o più rapidamente entro il 2040. Il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (“Ertms”) dovrà «essere introdotto sull'intera Rete Ten-T come sistema unico europeo di segnalamento in Europa per rendere il trasporto ferroviario più sicuro ed efficiente».
Lungo le arterie stradali, entro il 2040 dovrà sorgere un’area di sosta sicura per i veicoli industriali in media ogni 150 chilometri. Bisognerà anche migliorare la capacità di movimentazione dei terminal intermodali. Per quanto riguarda il trasporto marittimo, si punta alla integrazione con le altre modalità «in modo efficiente, fattibile e sostenibile», potenziando «le rotte a corto raggio esistenti» e sviluppando ulteriormente sviluppati i porti marittimi e i relativi collegamenti con l’entroterra.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Caricamento commenti

Commenta la notizia