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Messina, ineleggibilità o incompatibilità: pronto l’atto di contestazione per Maurizio Croce

Maurizio Croce

Adesso c’è l’atto ufficiale e c’è anche una data. L’8 gennaio, dopo una serie di atti più urgenti soprattutto di natura economico-finanziaria, il consiglio comunale discuterà la delibera di «contestazione al consigliere dott. Maurizio Croce delle cause di ineleggibilità e/o incompatibilità sopravvenuta». Proponente è il presidente Nello Pergolizzi, che da tempo tiene accesi i riflettori (e con lui il capogruppo di “Con De Luca per Basile sindaco”, Pippo Trischitta) sui diversi incarichi di Croce. Adesso si arriva alla resa dei conti. E sarà una vera conta, in aula, dagli esiti tutt’altro che scontati.
Piccolo riassunto: Maurizio Croce è stato eletto consigliere in quanto miglior perdente tra i candidati sindaco. Per candidarsi aveva dovuto lasciare l’incarico di soggetto attuatore del commissario di governo per il contrasto al dissesto idrogeologico, incarico che, poi, ha riottenuto poco dopo. A questo si aggiungono – ma non sono oggetto dell’iter avviato – sia l’assenteismo reiterato (una decina di presenza su quasi 150 in Consiglio, nessuna in commissione) che la recente designazione, da parte del presidente della Regione nel comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale.
Con la delibera proposta da Pergolizzi, se dovesse essere approvata, verrebbe avviata la contestazione a Croce – che nel frattempo ha aderito a Forza Italia – della causa di ineleggibilità prevista dalla legge regionale 31 del 1986, secondo cui «non sono eleggibili a consigliere comunale (...) i dipendenti civili dello Stato che svolgono le funzioni di direttore generale o equiparate, o superiori...».

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