Ci sono aspetti che vanno chiariti, in una delle ultime selezioni pubbliche effettuate da Atm. Ombre sulle quali capirne di più, almeno secondo quanto lascia intendere il consigliere comunale di Ora Sicilia Dario Zante, che ha presentato una insidiosa interrogazione al sindaco, al presidente di Atm e alla segretaria generale.
L’avviso in questione pubblicato da Atm risale al 12 luglio scorso: una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per l’eventuale assunzione di 10 risorse con contratto di apprendistato professionalizzante, a tempo pieno e indeterminato. Un mese fa, il 13 novembre, viene approvata la graduatoria. Graduatoria nella quale risultano tre idonei, due non idonei e dieci esclusi. Spicca, in particolare, il terzo classificato tra gli idonei, il quale ottiene zero per quanto riguarda i titoli (nessuna laurea magistrale, nessuna esperienza lavorativa, nessuna abilitazione alla professione), ma ben 31 al colloquio, che è la somma di due voci, le cosiddette “soft skill” e “hard skill”.
In altri termini, le competenze e le attitudini emozionali che vengono valutate, appunto, al momento del colloquio, il momento in cui, per antonomasia, è pressoché massima la discrezionalità di chi giudica. Ed è grazie al solo colloquio, dunque, che il terzo classificato risulta idoneo, a discapito dei successivi due candidati, ritenuti non idonei, nonostante avessero ottenuto un punteggio totale di 50: 30 per i titoli, 20 per il colloquio. «Per quali ragioni – chiede il consigliere Zante –? C’è evidenza documentale che motivi questa scelta della commissione esaminatrice?». Domande che sembrano, appunto, gettare ombre su tutta la procedura, tant’è che Zante ne pone altre: «Quali sono state le modalità di scelta dei componenti della commissione esaminatrice? Sono stati rispettati i divieti di nomina previsti dalle norme, con particolare riferimento alla presenza di potenziali conflitti derivanti da parentele tra membri componenti della commissione e partecipanti alla selezione? Quali sono stati i criteri di assegnazione dei punteggi discrezionali per le tipologie “soft skill” e “hard skill”?». Domande che meritano risposte. E chiarezza.
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