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Messina, l'agguato sul viale Europa del luglio scorso: tre condanne. Il titolare di un bar fu ferito a colpi di pistola

Arrivano le condanne per i tre maggiorenni arrestati dopo l'agguato del luglio scorso sul viale Europa, che vide il ferimento del 35enne Marcello Nunnari, proprio davanti al suo bar. Venne fermato anche un 16enne, ritenuto il giovane che materialmente sparò ferendo la vittima designata.
Si tratta di Salvatore Maiorana, Natale Lo Duca, e Giuseppe Fisichella. Maiorana è imparentato con i Ferrante di Camaro mentre Lo Duca è nipote diretto del boss Giovanni Lo Duca di Provinciale.

La gip Simona Finocchiaro ha inflitto 5 anni di reclusione a Lo Duca, poi 3 anni e 4 mesi a Maiorana e Fisichella. Il reato principale di cui rispondevano era di lesioni aggravate. Per tutti e tre il pm Giuseppe Adornato aveva chiesto la condanna a 4 anni di reclusione.
Sono stati assistiti dagli avvocati Salvatore Silvestro, Tino Celi, Antonello Scordo e Giuseppe Bonavita.
A luglio i tre finirono in carcere con un'ordinanza di custodia del gip Francesco Torre dopo il lavoro investigativo della Polizia per delineare lo scenario dell’agguato avvenuto il 22 luglio sul centralissimo viale Europa, 17 minuti dopo le nove di sera, ai danni del 35enne Marcello Nunnari, nei pressi del bar Hops. La vittima fu ferita alla coscia destra da un solo colpo di pistola tra quelli sparati dal ragazzino.

Secondo quanto scrisse il gip Francesco Torre che siglò l’ordinanza di custodia, dalla ricostruzione della polizia si capì che Maiorana e Lo Duca quella sera erano su un’auto a controllare tutto, e diedero indicazioni a Fisichella e al minore, i quali arrivarono sul posto con un ciclomotore Honda Sh rubato. Fisichella guidava, il ragazzino sparò con una pistola calibro 9x21.
Creò parecchie “discussioni” in certi ambienti questo ferimento in un periodo di relativa tranquillità criminale in città, anche perché furono coinvolte due famiglie di peso tra gli organizzatori. Delle eventuali “discussioni” successive ne parlavano anche gli organizzatori. Da alcuni dialoghi intercettati si percepì infatti una preoccupazione di eventuali reazioni e la necessità di armarsi per le eventuali risposte. Ma se i contorni e la dinamica di questo agguato furono abbastanza chiari, non emerse mai un movente chiaro.
I due autori - spiegò il gip Torre nelle sue carte giudiziarie - indossavano maniche lunghe esattamente come da indicazioni fornite nell’intercettazione citata da Maiorana Salvatore ... per coprire i tatuaggi. Si tratta di ben 23 passaggi dello scooter tra le 21:03:57 e le 21:17:45, momento in cui il passeggero scendeva per raggiungere l’ingresso del Bar Hops. Alle 21:17:52 e nei frames immediatamente successivi si vedeva il passeggero dello scooter vestito con giacca a manica lunga, pantaloncino scuro e scarpe nere con suola in gomma bianca giungere alla porta del bar e, quindi, poggiare la mano sinistra sulla vetrata e con l’altra sparare prima di risalire, alle 21:17:56, sullo scooter per allontanarsi col complice. Quanto all’identificazione del Fisichella, oltre a quanto già emerge dal contenuto delle riportate intercettazioni, la polizia giudiziaria ha evidenziato la corrispondenza del casco verde indossato al momento del ferimento del Nunnari con quello indossato proprio dal Fisichella nelle varie occasioni in cui era stato inquadrato dalla telecamera nei pressi dell’abitazione del Lo Duca.

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