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Foresta Me, i primi alberi fanno più verde il centro di Messina

Da ieri spuntano dall’asfalto e danno un senso a mesi di lavori in pieno centro. Sono i primi alberelli piantati nell’ambito del ricco progetto di Foresta Me che punta a “colorare” di verde la città ingrigita dall’asfalto e dal cemento.
Fra i quattro “assi” in cui è diviso l’intervento è certamente quello del centro città a far parlare, più di altri, di sé. La realizzazione in un ampio quadrilatero fra le vie Battisti, Santa Cecilia, La Farina e Cannizzaro, di filari di alberi fra un parcheggio e l’altro di una zona così caotica rappresenta un ambizioso tentativo di alleggerire il peso dell’inquinamento, garantendo, fra l’altro, anche un drenaggio dell’acqua piovana che spesso alimenta grandi pozzanghere.
Da qualche mese, soprattutto dopo l’estate, i lavori sono entrati nel vivo con la spada di Damocle della scadenza del termine del 31 dicembre del 2023 per la rendicontazione delle attività. Una partenza sicuramente ritardata ha compresso i tempi di realizzazione al punto da non consentire di poter presentare all’Europa, con i fondi in scadenza, tutto il conto. Ma cos’altro abbia portato a non centrare l’obiettivo sarà da approfondire. I lavori non si fermeranno, questo è sicuro, dicono da Palazzo Zanca. I quattro appalti sono assicurati fino al loro completamento. Solo che una parte dei 22 milioni del Pon Metro 14-20, quelli che non saranno spesi in queste ultime due settimane, saranno recuperati da altre finanziamenti europei che sono già nel portafogli dell’Ente. Poco male? fino ad un certo punto perché per questo effetto trascinamento sarà erosa una porzione del potenziale di spesa che il Comune ha a disposizione per il sessennio 2021-27.


Ma a che punto sono i lavori nei quattro punti di investimento di Foresta Me? E anche stavolta partiamo dal Centro. Entro la fine dell’anno potranno essere messi a dimora circa 300 alberi dei 1.400 previsti per il quadrilatero in cui era stato progettato l’intervento di riconversione green. Gli altri 1100 saranno posizionati l’anno prossimo. Oggi sono circa 500 le “buche” già ricavate fra un parcheggio e l’altro e i 200 alberi che mancano per questa fase potrebbero arrivare entro metà gennaio. Invece prima di Capodanno dovrebbero essere consegnate le prime griglie in acciaio che dovranno coprire il metro quadro di terra in cui è piantato l’albero. Un modo per, di fatto, facilitare il parcheggio delle auto e evitare che quella zona diventi facile ricettacolo di rifiuti. Quindi solo alla posa delle copertura si potrà capire esattamente come verranno questi spazi a verde e l’effetto che avranno su pedoni e automobilisti alle prese con il parcheggio all’americana. In buona sostanza, entro il 2023 potrebbe essere realizzato il 60% del progetto complessivo che in alcuni punti era già stato ritoccato (ad esempio, erano stati eliminati gli alberi in via dei Mille e nelle traverse del Viale).
Sull’asta Gazzi dove è prevista una profonda riqualificazione fra Cumia e la Zir lo stato di avanzamento è la 40%. Più positiva la situazione per Giampilieri e Parco Aldo Moro emerge ottimismo sulla possibilità di poter concludere tutto entro il San Silvestro.

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