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Barcellona, confisca agli eredi di Ottavio Imbesi. Era ritenuto esponente di spicco di Cosa nostra e morto nel 2021

Si tratta di un appartamento, polizze assicurative, fondi d’investimento e un box al mercato

A tre anni di distanza dal sequestro, arriva la confisca di primo grado per gli eredi di Ottavio Imbesi, morto alla soglia dei 50 anni nel marzo del 2021, e considerato dalla Dda per anni elemento di spicco di Cosa nostra barcellonese. La decisione è della Sezione misure di prevenzione del tribunale di Messina presieduta dal giudice Domenico Armaleo, su richiesta del procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e del sostituto della Dda Fabrizio Monaco. Si tratta di beni, fabbricati, polizze vita e fondi d'investimento, auto, autocarri e moto, oltre ad un box per la vendita all'ingrosso di frutta e verdura del mercato ortofrutticolo di Nasari, che appartenevano ad Ottavio Imbesi, per un valore complessivo stimato in oltre 300.000 euro.
Si tratta secondo la Dda, e poi secondo i giudici della Prevenzione, di beni ereditati dai familiari e ritenuti intestati in maniera fittizia alla compagna, ai due figli ed al fratello del defunto boss, che sono assistiti in questa fase dagli avvocati Sebastiano Campanella e Tommaso Calderone.

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