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Messina si fa bella per il Natale. Da piazza Unione Europea a Cairoli: il nuovo volto della città

Gli interventi in corso stanno potenziando l’arredo urbano nelle piazze e in varie zone del centro e della periferia. Ma l’importante è che tutto questo continui e non sia solo “effimero”

«Work in progress». Così il sindaco Federico Basile annuncia l’avvio degli interventi di arredo urbano, in vista delle ormai imminenti festività di fine anno. È il secondo Natale che Basile trascorrerà alla guida dell’Amministrazione comunale e l’obiettivo dichiarato è quello di dimostrare che «l’effimero diventa reale», che i soldi spesi per eventi e spettacoli non sono sprecati ma fanno parte di una strategia complessiva, destinata a portare risultati concreti anche sull’economia messinese.

In barba alla recentissima classifica di Italia Oggi sulla Qualità della Vita, che ha visto Messina relegata addirittura al terzultimo posto, Basile ha più volte espresso la convinzione che la città dello Stretto stia facendo passi avanti indiscutibili, frutto di una programmazione avviata sotto la sindacatura di Cateno De Luca e che viene portata avanti giorno dopo giorno. Non si tratta di un percorso tutto “rose e fiori” e lo confermano le numerose, e rumorose (soprattutto sui social), voci di dissenso da parte di messinesi che contestano ora gli effetti dei provvedimenti viari, dei tanti cantieri sparsi in città, delle piste ciclabili in corso di realizzazione, dell’isola pedonale del Viale, dello stato di degrado in cui continuano a versare parecchie zone del centro e della periferia. Dall’altra parte, ovviamente ci sono invece i consensi di chi plaude agli sforzi fatti dall’Amministrazione, al tentativo di attuare finalmente un piano coerente e razionale volto a innalzare proprio quei livelli di qualità della vita che, purtroppo, a Messina non si è mai riusciti a garantire quanto meno in maniera dignitosa.

E la strategia di “Messina città degli Eventi”, secondo i sostenitori di Basile e della sua Giunta, sta dando risultati corposi, come confermano le presenze nelle strutture ricettive e alberghiere del capoluogo, mai così piene come negli ultimi anni.

E, dunque, arriva il Natale 2023. Si stanno attrezzando i principali spazi urbani – a cambiare volto è soprattutto piazza Unione europea –, abbellendo le isole pedonali della zona del Duomo e di piazza Cairoli, potenziando l’illuminazione artistica, ripulendo alcune aree lasciate (colpevolmente) in condizioni pietose per troppo tempo. «Sta arrivando la magia del Natale in città», è scritto sulla pagina Fb di Basile sindaco. Benissimo, purché, appunto, non si tratti solo di “effimero”.
C’è una strada da seguire, quella di rendere più bella Messina. Per far questo, bisogna eliminare, a poco a poco, tutte le brutture. Sembra banale e scontato affermarlo, ma non lo è affatto. E per chi amministra non è facile individuare e attuale soluzioni che vadano bene per tutti.

Ma c’è un esempio concreto che può essere seguito, e che è stato ideato e realizzato proprio da questa Amministrazione: la riqualificazione di piazza Cairoli. L’aver eliminato il dislivello stradale, l’aver dato una nuova pavimentazione alla striscia d’asfalto, e l’aver installato un diverso impianto di illuminazione tra gli alberi della piazza, ha trasformato in buona parte quello che, con tanta nostalgia, era definito il “salotto della città”. Non c’era bisogno di opere trascendentali, ma di un semplice ridisegno e rivitalizzazione della piazza (obiettivo parzialmente mancato, invece, in piazza del Popolo). Ecco, questa è la strada giusta. Oggi “Cairoli” sta assumendo le sembianze di una vera piazza e non solo di un grande slargo-rotatoria, che i nostalgici del tempo che fu additano come esempio della Messina bella e smarrita. Era una piazza orrenda, dove correva una pista autostradale, quella che dalla tangenziale si riversava su viale Europa e poi lungo il viale San Martino.

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