"Ringrazio la comunità per questo risultato, mi sento responsabile del consenso ricevuto e prometto il massimo impegno a favore della mia comunità". Sono state queste le prime parole di Giovanna Spatari.
Ce l'ha fatta. E' la prima donna al vertice dell'Ateneo di Messina, l'unica al Sud, una delle poche elette in Italia. Ordinaria di Medicina del Lavoro presso l’Università degli Studi di Messina è direttrice del Dipartimento ad attività integrata dei Servizi, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino”.
E' componente, in qualità di esperta, della Commissione Consultiva permanente per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, componente del Comitato tecnico-scientifico dell’INAIL, Presidente della Società Italiana di Medicina del Lavoro, delegata nazionale della Federazione Italiana Società Mediche (FISM) per i temi di genere.
Titolare, in qualità di responsabile scientifico, di progetti di ricerca di interesse nazionale e coautrice di documenti di indirizzo e linee guida operative per l’attività dei medici competenti. Relatrice, su invito, a seminari e workshop di carattere scientifico e ad eventi di divulgazione sociale organizzati da enti ed istituzioni pubbliche e private sui temi della tutela della salute dei lavoratori, della promozione della salute, della parità di genere. Referente regionale dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute delle Donne (ONDA).
Il programma
Il programma della candidata Giovanna Spatari tocca diversi aspetti dell'attività accademica concentrandosi su come ricerca, didattica, internazionalizzazione, gestione del personale e sostenibilità.
Ricerca: potenziare la ricerca attraverso finanziamenti da diverse fonti, riduzione dei tempi amministrativi e la creazione di fondi per attrezzature. Sottolinea il supporto ai ricercatori tramite talent scouting, premi e servizi complementari, oltre al potenziamento e introduzione di centri di ricerca.
Didattica: mettere al centro la didattica universitaria, promuovendo il confronto e la collaborazione, rafforzando la dimensione internazionale, innovando i processi informativi e guidando gli studenti attraverso servizi di orientamento e Career Service.
Tecnologia: promuovere lo sviluppo tecnologico, brevetti, start-up, formazione online e la tutela della salute. Inoltre, intende avvicinare l'università alla popolazione attraverso eventi pubblici e coinvolgere attivamente gli studenti.
Internazionalizzazione: L'obiettivo è rendere l'Università di Messina competitiva e inclusiva a livello internazionale, con interventi su mobilità, dottorati di ricerca e servizi di accoglienza.
Personale: Si prevedono agevolazioni per la progressione di carriera dei docenti e l'inclusione dei giovani meritevoli. Vengono proposti cambiamenti nell'organizzazione del personale amministrativo, con incentivi premiali.
Gestione dell'Ateneo: Spatari sottolinea l'importanza dei dipartimenti, promuovendo anche residenze universitarie e agevolazioni specifiche per diverse categorie di studenti.
Centro Informatico e Patrimonio Culturale: ammodernamento del Centro Informatico e valorizzazione del patrimonio culturale dell'ateneo, comprese collezioni archeologiche e archivio storico.
Sostenibilità: mira a inserire la sostenibilità nello Statuto dell'Università, istituire un centro di ateneo per la sostenibilità e coinvolgere i dipartimenti in politiche sostenibili.
Inclusione e Tutele: politiche a favore di studentesse, dottorande, assegniste e ricercatrici, sottolineando l'importanza di strumenti contro la discriminazione e il supporto alla genitorialità.
Sanità Universitaria: riorganizzare il Policlinico universitario per migliorare efficienza, accessibilità e qualità delle cure mediche, separando i padiglioni in base alle specializzazioni.
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