È allarme per la paventata chiusura dell’area di servizio “Tindari Nord” dopo l'annuncio, da parte del gestore Q8, dell'intenzione di voler lasciare entro la fine dell'anno la stazione di servizio situata lungo la tratta autostradale Messina - Palermo, tra gli svincoli di Falcone e Patti. Ad esprimere preoccupazione è Mario Tramontana, responsabile della sede territoriale della “Confial” di Patti (confederazione sindacale autonoma), secondo cui la chiusura dell'area di servizio, assieme alla serrata già annunciata dai gestori della “Tindari Sud” (situata lungo la carreggiata opposta e devastata dal rogo divampato sul territorio di Oliveri lo scorso 25 luglio), provocherebbe la perdita di sedici posti di lavoro, determinando inoltre gravi disagi per gli automobilisti in transito, lasciando sguarnita la tratta dell’A20 per oltre 175 chilometri (da Villafranca Tirrena a Termini Imerese). Nei giorni scorsi Tramontana ha inviato una nota al Cas per chiedere lumi sulla questione. Massima apertura è stata registrata da Filippo Nasca, presidente del Consorzio Autostrade Siciliane, che dovrebbe incontrare il responsabile sindacale già nei prossimi giorni. Dalle prime notizie, sembrerebbe che il presidente del Cas abbia tutta l’intenzione di predisporre un piano di riqualificazione delle due aree di servizio “Tindari Nord” e “Tindari Sud” già entro il prossimo mese di gennaio e di avviare a stretto giro l’iter di redazione di un nuovo bando di gara per l’affidamento delle due stazioni.
L'area di servizio "Tindari Nord" alla deriva. Il sindacato scuote il Cas
Il gestore annuncia la chiusura. Ci sarebbe così un “vuoto” per 175 km sulla Me-Pa
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