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Messina, tra Congresso Mcl ed Europa Verde: il Ponte sempre più al centro del dibattito

Il sì convinto del Movimento cristiano lavoratori al Ponte sullo Stretto, considerato un’occasione straordinaria per rilanciare economia e occupazione, in un territorio che ne ha disperato bisogno. Il sì, altrettanto convinto, di Europa Verde all’istituzione di un Parco nazionale “dello Stretto e della Costa Viola”, proposto ovviamente come alternativa al collegamento stabile. Mentre stasera si accendono, sul Ponte, anche i riflettori della trasmissione televisiva Report.
Il XV Congresso del Mcl, svoltosi al PalAntonello, ha visto la partecipazione di 150 delegati, arrivati a Messina in rappresentanza dei 27 circoli e dei 20 nuclei presenti in gran parte della provincia. Temi attuali, quelli al centro dell’assise, “Lavoro e Salute, un diritto anche a Messina”. Lo ha spiegato con chiarezza il presidente provinciale Fortunato Romano: «Il diritto al lavoro e il diritto alla salute sono i due aspetti che rappresentano oggi il cuore dell’emergenza Messina». Un Movimento che ha compiuto 50 anni, che ha percorso lunghi tratti di Storia «per offrire un contributo di speranza e di impegno». Oggi ci sono sfide che non possono non essere raccolte, se si vuole costruire davvero un futuro e dare opportunità alle nuove generazioni, affinché si fermi l’emorragia demografica che colpisce tutta la Sicilia, ma in particolare l’area dello Stretto. E per questo, il Movimento cristiano lavoratori, da sempre, si è detto favorevole alla costruzione del Ponte. «La rinuncia, in tutti questi anni, a realizzare l’opera – afferma Romano – non ha determinato investimenti per migliorare le infrastrutture messinesi». E, dunque, chi dice che occorre realizzare altre cose, anziché il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, si iscrive al “partito dei benaltristi”. «Oggi si deve sfruttare l’opportunità offerta dalla congiuntura favorevole dettata dall’impiego delle risorse del Pnrr, dall’approvazione della Zes unica e dalle norme sull’assunzioni agevolate al Sud. Le istituzioni territoriali, le forze sociali e quelle produttive si devono impegnare ad attivare iniziative che consentano la fruibilità di questi strumenti perché dal piano dell’opportunità si passi alla prospettiva del livello dello sviluppo», ribadisce il presidente. E Fortunato Romano lancia anche l’idea di «un Piano straordinario per il commercio nella città di Messina».

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