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Emergenza sfratti a Messina: una "bomba" pronta ad esplodere

Nel 2022 sono stati emessi a Messina 229 provvedimenti di sfratto, di cui il 91% per morosità, e si registrano 239 richieste di esecuzione (+334% rispetto all’anno precedente) e 80 sfratti eseguiti con la forza pubblica (+ 321%). Da questi dati è partita la riflessione svoltasi nel corso del IV congresso provinciale dell’Unione Inquilini, alla Casa del Popolo di via degli Amici, culminato con l’elezione del nuovo segretario, Antonio Currò.
La relazione del segretario uscente, Gianmarco Sposito, ha posto l’accento «sulla condizione socio-economica e politica che stiamo vivendo e che appare estremamente preoccupante. Il Governo di fatto ha cancellato tutte le forme di sostegno al reddito che in parte servivano per attenuare la precarietà abitativa come i fondi del contributo affitti, i fondi sulla morosità incolpevole e il reddito di cittadinanza. Quest’ultimo, inoltre, era molto importante non solo perché una quota parte era destinato al pagamento dell’affitto e del mutuo, ma soprattutto perché aveva fatto emergere tutte le contraddizioni legate al lavoro in questo Paese. Infatti, i percettori di reddito per la prima volta, inconsciamente, avevano posto il tema dei salari bassi. A tutto questo si aggiunge una rimodulazione dei fondi del Pnrr che sposta ingenti risorse che erano destinate al patrimonio edilizio pubblico e finalizzate all’aumento dell’offerta di alloggi sociali».
In questo quadro, ha aggiunto Sposito, «la condizione abitativa di migliaia di famiglie che vivono nella città di Messina è nettamente peggiorata.

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