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Ciucci: "Il Ponte è opera per i territori". Le assicurazioni ai sindaci di Messina e Villa San Giovanni

Ha dato precise assicurazioni ai sindaci di Messina e di Villa San Giovanni: «Le interlocuzioni saranno sempre più strette». Presenti anche alcuni componenti del Comitato tecnico-scientifico

L’occasione è stata data da un “brunch solidale”, in occasione del XXII anniversario della fondazione del Rotary Club Stretto di Messina. Un pranzo sociale, svoltosi all’hotel Royal, con l’obiettivo di contribuire a uno dei progetti “rotariani”, quello della lotta ai polio-virus, in favore dei bambini che vivono nelle zone più svantaggiate del pianeta. Ma la presenza dell’amministratore delegato della società “Stretto di Messina”, Pietro Ciucci, non poteva non accendere i riflettori anche sulle questioni legate all’avanzamento dell’iter di progettazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Due regioni rappresentate all’hotel Royal proprio dai soci dei rispettivi Club Service, presenti alla riunione indetta dal presidente del Rotary Stretto, Antonio Albanese, insieme con il fondatore della Rete civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno, e socio rotariano, l’ing. Giovanni Mollica nata per salutarlo. Tanti gli ospiti, dalla sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, alla senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo; dal coordinatore della Lega in Calabria, e consigliere di amministrazione della “Stretto”, Giacomo Francesco Saccomanno ad alcuni componenti del Comitato tecnico-scientifico nominato dal ministro Matteo Salvini, tra i quali il presidente Alberto Prestinenzi, l’ing. Claudio Borri e il docente messinese Giuseppe Muscolino; dal governatore Rotary della Calabria Francesco Petrolo al presidente di Confindustria Messina Pietro Franza e a uno dei massimi esperti internazionali di ingegneria dei ponti, il prof. Enzo Siviero, rettore dell’Università telematica e-Campus. E per una parte della mattinata si è intrattenuto anche il sindaco di Messina Federico Basile.
Ciucci ha voluto ancora una volta rassicurare le comunità dello Stretto, ribadendo ai sindaci di Messina e di Villa San Giovanni «che il Ponte sarà prima di ogni altra cosa un’opera territoriale, un’opera del territorio e per il territorio», pur nella sua rilevanza che va oltre i confini bi-regionali e diventa strategia per l’intera Area euromediterranea. In questa fase, ha spiegato l’ad della “Stretto”, si sta lavorando quasi 24 ore su 24 per arrivare alla scadenza del 31 dicembre, entro la quale si deve concludere l’aggiornamento della progettazione definitiva e si deve passare alla fase esecutiva. Le interlocuzioni con le Città metropolitane di Messina e Reggio saranno sempre più intensificate nelle prossime settimane, così come si sta lavorando a un grande piano di formazione delle maestranze che verranno impegnate nei cantieri del Ponte e delle opere collegate, un piano da discutere e concordare con le organizzazioni sindacali e le forze produttive dei territori.
Ciucci ha inoltre ribadito che verrà al più presto aperta una sede della società Stretto sia a Messina sia a Villa San Giovanni, perché avere un punto di riferimento concreto e visibile è indispensabile. L’opera di comunicazione ai territori, di informazione e sensibilizzazione è altrettanto importante della fase di cantierizzazione e non solo per quel che riguarda le procedure espropriative. Ciucci lo sa più di ogni altro: bisogna spiegare ai cittadini quali saranno gli effettivi benefici di questa grande infrastruttura che comporta inevitabilmente anche un enorme impatto sui territori che saranno interessati dai lavori.
Difficile, se non impossibile, convincere il “fronte del No” (che si prepara alla manifestazione nazionale, indetta in riva allo Stretto per il prossimo 2 dicembre) ma tra i milioni di siciliani e calabresi ci sono ancora tanti che vogliono essere informati, vogliono capire se davvero questa sia la volta buona per realizzare un’opera che viene propagandata da decenni e decenni e che è diventata quasi un simbolo mitologico o materia da fumetto (come la storia del “leggendario” numero di Topolino del 1982).

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