Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, black out idrico il 17 novembre: pronto il piano anti disagi

Fra una settimana lo stop all’erogazione per 24 ore per consentire lavori di manutenzione. Previste anche 10 autobotti, l’acqua potrebbe tornare nel pomeriggio del giorno dopo. I successivi ulteriori interventi sono in programma il 15 dicembre, il 16 febbraio, il 15 marzo, il 5 aprile

Ecco dove saranno le autobotti oggi

Una settimana al primo black out idrico programmato di Amam per consentire la prima di una serie di riparazioni sulla condotta Fiumefreddo.
Venerdì prossimo l’erogazione sarà interrotta per un massimo di 24 ore in una porzione significativa della città, da Tremestieri a Torre Faro. Uno stop che avrà strascichi fino al giorno successivo ma, che ci si augura, non siano particolarmente gravi.
In questi giorni proseguono le riunioni al Comune, e non solo, per definire un piano che possa ridurre al minimo gli effetti sulla popolazione di questo stop forzato. Il 15 novembre è previsto un tavolo, quello definitivo, per la definizione di un piano che poi diverrà il modello di quello dei successivi interventi. Una riunione alla quale l’Amam arriverà con le idee chiarissime e con una serie di “contromisure” che dovrebbero coprire tutte le variabili.
Per esempio è stato varato il piano per quel che riguarda il supporto delle autobotti che, questa volta, saranno dieci: 4 interne e altre 6 arriveranno da altri comuni dell’hinterland. Sono stati previsti otto punti di presidio con autobotte e altri sette punti di approvvigionamento. Oggi o domani l’azienda renderà pubblici tutti i luoghi dove poter recuperare acqua in caso di necessità. Fra quelli già sicuri ci sono la sede Amam di viale Giostra; nella piazza Granatari all’incrocio con via Nuova di Torre Faro. E ancora a Camaro, in centro città, sul viale Annunziata.
Venerdì prossimo i lavori nei nove punti di intervento ( 5 lungo i 60 km di linea che porta l’acqua da Piedimonte Etneo a Messina e altri 4 in città nel tratto che porta verso i serbatoi Amam) inizieranno alle 7 e si concluderanno, dicono dall’azienda, entro le 24 ore successive con la speranza che ci possa essere uno “sconto”. Ma l’acqua nelle case dei messinesi, realisticamente inizierà a mancare fra le 9 e le 10 del mattino. Se dovesse essere confermata la fine dei lavori all’alba dell’indomani, dopo la riapertura dell’erogazione nel Fiumefreddo, occorrerà attendere qualche ora prima che i serbatoi dell’Amam si riempiano nuovamente e possano distribuire il liquido nelle case dei messinesi che vivono da Tremestieri a Torre Faro. Una stima plausibile è che l’acqua possa tornare corrente dalle 14 di sabato, in poi. Quindi, nella peggiore delle ipotesi, si tratterebbe di 28 o 29 ore nelle quali si dovrebbe fare affidamento solo sulle scorte che ciascuna abitazione, ciascun condominio ha e che sono state rimpinguate per tutta la notte fra giovedì e venerdì.
In linea di principio, un giorno senz’acqua non dovrebbe creare disagi diffusi in tutta la città. Molti condomini non si accorgeranno di nulla, ma altre case possono andare in sofferenza. Soprattutto quelle che si trovano nella zone più periferiche rispetto ai vari anelli di distribuzione. L’estrema zona nord, l’Annunziata per esempio sono aree che storicamente soffrono, più di altri, gli stop all’erogazione.
Nel piano anti disagio è stata inserita anche la Messina Social City che sarà chiamata a far fronte alle esigenze delle popolazione più fragile che dovesse restare senz’acqua. La rete di “contatti” degli operatori che si quotidianamente si occupano di anziani, malati, portatori di handicap, sarà chiamata a fare da sentinella per le necessità che dovessero sorgere in quel fine settimana.
Gli interventi di questo genere, necessari per sistemare la preziosa ma vecchia condotta, saranno uno al mese fino ad aprile e precisamente, il 17 novembre, il 15 dicembre, il 16 febbraio, il 15 marzo, il 5 aprile.

Caricamento commenti

Commenta la notizia