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Messina, dopo lo sciopero dei trasporti il sindacato attacca e Atm risponde

«Bilancio numericamente positivo». Così Letterio D’amico , Michele Barresi e Mariano Massaro, segretari di Fit Cisl Uiltrasporti e Orsa, sullo sciopero di Atm. «Ma è stata scritta un triste pagina per chi ha limitato illegittimamente il diritto di sciopero, costringendo i sindacati a denunciare quanto accaduto alla commissione di garanzia». Il riferimento è al fatto che ieri sono stati disposti ad hoc dall’Atm ben 10 turni di riserva («mai tanti») per sostituire i lavoratori scioperanti: secondo l’azienda sono stati 28 (17 autisti di bus, 10 conducenti del tram, 1 addetto del servizio rimozione), con 2 tram su 4 rimasti fermi nel pomeriggio. Durante il sit-in dei lavoratori davanti Palazzo Zanca, il sindaco Federico Basile e l’assessore Salvatore Mondello hanno ricevuto i segretari dei sindacati scioperanti. «Un’azienda pubblica richiede trasparenza sui criteri che hanno spinto il management a non rinnovare il contratto a cinque lavoratori apprendisti – hanno dichiarato Fit Uilt e Orsa –, trasparenza che non c’è in Atm . Nel rispetto di quanto dichiarato dal sindaco (annunciato un incontro col Cda di Atm, ndr) attenderemo le risposte del primo cittadino prima di proseguire nelle azioni di protesta».

La replica di Atm

L’Azienda Trasporti di Messina interviene con una nota sullo sciopero di quattro ore indetto dalle sigle sindacali Fit Cisl, Uiltrasporti e Orsa nella giornata di martedì 7 novembre.
«Su 518 dipendenti - si legge - solo in 29 hanno aderito allo sciopero e non si sono registrati disagi per l’utenza. La stragrande maggioranza dei lavoratori Atm non solo ha dimostrato senso di responsabilità e attaccamento all’azienda, ma ha anche fatto capire alle organizzazioni sindacali che hanno organizzato la protesta di saper distinguere chi fa il proprio dovere rispetto a chi ha condotte che non possono essere tollerate».

«Al di là delle dichiarazioni di circostanza dei rappresentanti sindacali - continua la nota - la partecipazione è stata di fatto inconsistente, nonostante la sospensione dal lavoro sia stata indetta in una fascia oraria in cui erano in servizio anche uffici amministrativi e comparto tecnico. Visto l’esito dello sciopero, i vertici sindacali dovrebbero interrogarsi sul loro operato, invece di tentare continuamente di mettere in cattiva luce l’azienda, i cui risultati in termini di servizio, organizzazione e innovazione sono sotto gli occhi di tutti. Non è un caso che il fronte sindacale sia spaccato e che le sigle sindacali Filt Cgil, Faisa Cisal e Ugl si siano dissociate e non abbiano aderito alla protesta».

«In merito a presunti comportamenti anti-sindacali, si rammenta che solo pochi giorni fa la Commissione di garanzia ha dato ragione a questa azienda dichiarando illegittimo quanto richiesto dai sindacati a proposito dell’assemblea retribuita (nota protocollo n. 0012692). Si precisa inoltre che, nella giornata di martedì 7 novembre, le 10 riserve sono state distribuite, come avviene quotidianamente, nell’arco dell’intera giornata (con una copertura che va dalle 4 del mattino a mezzanotte) e che nessun provvedimento speciale è dunque stato adottato dai vertici aziendali».

La controreplica dei sindacati

«Ci vediamo costretti nuovamente a replicare a una nota aziendale che, in tutti i sensi, “da i numeri” sullo sciopero dello scorso 7 novembre». Così esordiscono Fit Cisl, Uiltrasporti e Orsa Messina: «Sappiamo che da bravo mestierante il presidente Campagna – aggiungono – sa nascondere la luna col dito all’opinione pubblica. Ovviamente fare la media di 29 scioperanti tirando in ballo tutta la forza lavoro, che in gran parte non era coinvolta da una protesta pomeridiana di sole quattro ore, è un esercizio di cattiva fede a cui siamo abituati. Ma non è questo che vogliamo evidenziare - continuano i sindacati - quanto l’ardire del Presidente che spaccia alla stampa come “attaccamento all’azienda” la mancata adesione di parte dei lavoratori omettendo di porre all’attenzione il clima di tensione e terrore in cui sono costretti a operare giornalmente i dipendenti che proprio nell’occasione dello sciopero sono stati sostituiti e intimoriti purtroppo “anche” con l’aiuto nei piazzali di altre sigle sindacali non scioperanti. Riteniamo che il messaggio alla base della protesta sia giunto invece chiaro e forte al Presidente Campagna - concludono Fit Cisl, Uiltrasporti e Orsa - con tanti lavoratori che con coraggio rivendicano “dignità” contro l’arroganza imperante aziendale. Restiamo in attesa invece di una risposta alla richiesta di trasparenza che il sindaco Basile ha garantito ai lavoratori licenziati e alle sigle scioperanti nell’incontro tenuto nel pomeriggio, diversamente continuerà la protesta».

La controreplica di Atm

Il presidente di Atm Spa Giuseppe Campagna replica alle dichiarazioni delle sigle sindacali Fit Cisl, Uiltrasporti e Orsa Messina. «Non vorremmo tediare i cittadini con continui botta e risposta, ma se alcune organizzazioni sindacali ci tirano in ballo con falsità e attacchi gratuiti non possiamo non rispondere. Generalmente, per spiegare all’opinione pubblica se una protesta o uno sciopero, come nel caso specifico, ha avuto successo o meno, si forniscono dati e numeri precisi , che non possono essere interpretati a seconda della convenienza. Ed è esattamente quello che abbiamo fatto. Tuttavia, volendo seguire il ragionamento dei sindacati Fit Cisl, Uiltrasporti e Orsa Messina , non abbiamo alcun problema a rimodulare il dato precedentemente fornito, precisando che su 518 dipendenti totali, quelli in servizio nella fascia oraria interessata dallo sciopero erano esattamente 423. Di questi hanno aderito in 29.
Siamo certi che dopo questa precisazione , i sindacati saranno più sereni e potranno riconoscere che lo sciopero organizzato ieri è stato un flop. I numeri dimostrano inequivocabilmente l’enorme distanza che c’è tra la stragrande maggioranza dei lavoratori di Atm Spa e queste organizzazioni sindacali».

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