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Università di Messina, Giovanni Moschella ufficializza la sua candidatura a Rettore: "Un Ateneo che unisce nel rispetto e nel dialogo"

Giovanni Moschella

Anche il prof. Giovanni Moschella ha ufficializzato la sua candidatura a Rettore dell’Università di Messina per il sessennio 2023-2029 rendendo noto il suo programma che ha come obiettivo primario quello di restituire all’Istituzione universitaria il ruolo di libera comunità di pensiero, impegnata nella qualificata formazione dei nostri studenti e nella crescita culturale e socio-economica del territorio. Il rifiuto del conflitto e di ogni forma di discriminazione e di esclusione, il confronto democratico e la partecipazione di tutte le componenti la comunità accademicacaratterizzano la nostra idea di Università.

Verso una “città universitaria”. Riguardo al rapporto tra Università e territorio, intendo promuovere, in un dialogo costante con le istituzioni locali e con le parti sociali, tutte le azioni necessarie affinché Messina diventi un’autentica “Città universitaria” e non soltanto una “Città con Università”.

Le riforme istituzionali. Abbiamo un ambizioso programma di riforme ispirate ai principi di partecipazione democratica e di leale collaborazione: la revisione dei procedimenti decisionali del Senato Accademico, con l’introduzione di una modalità di deliberazione “con richiesta di riesame” per favorire il dialogo tra Senato e Dipartimenti; la riforma del sistema elettorale, funzionale ad assicurare una più adeguata rappresentanzaalla componente studentesca e al personale tecnico-amministrativo; la previsione del referendum consultivo e degli “Stati generali” d’Ateneo per massimizzare la partecipazione attiva della Comunità accademica; e, infine, la sperimentazione del “bilancio partecipativo d’Ateneo”.

Un’organizzazione amministrativa trasparente ed efficiente.Inizio modulo Anche in ragione delle vicende che hanno recentemente investito la nostra Università, ritengo che il principio di trasparenza debba essere al centro dell’azione della governance, per garantire la più assoluta limpidezza nelle decisioni amministrative e nella gestione delle risorse. A tal fine è necessario lavorare a una più netta distinzione tra gli organi di indirizzo politico-accademico e amministrazione, anche per valorizzare l’elevato potenziale di competenze e di professionalità del personale tecnico-amministrativo. Occorre, inoltre, promuovere una cultura del rispetto della persona, potenziando le misure già in atto anche in materia di non discriminazione e parità di genere, con una particolare attenzione dedicata alle condizioni di lavoro, anche al fine di favorire modalità di lavoro flessibile, ed alle politiche di welfare per il personale.

Le strutture. Moltissimo si è fatto in questi anni per incrementare e adeguare il patrimonio edilizio, ma vi è la necessità di un rapido completamento dei lavori di ristrutturazione già in atto. L’obiettivo è di restituire tutti gli spazi disponibili alla comunità universitaria, migliorandone la funzionalità. Si prevede inoltre un salto di qualità nella gestione delle strutture, passando da interventi d’emergenza a serie politiche di manutenzione ordinaria e allo svolgimento di un attento monitoraggio per garantire che la manutenzione non ostacoli le attività quotidiane, assicurando un ambiente di lavoro e di studio di alto livello per studenti e personale.

Il potenziamento dell’offerta didattica e formativa. Il mio obiettivo è quello di migliorare e rafforzare ulteriormente la didattica e l’offerta formativa dell’Ateneo messinese, aumentando l’attrattività dei corsi di laurea e rispondendo dinamicamente alle richieste del mercato del lavoro. Propongo, in particolare, un incremento dei programmi post-laurea, inclusi dottorati e master; lo sviluppo di corsi di laurea nelle sedi decentrate, garantendo la sostenibilità e il miglioramento delle attuali condizioni; l’arricchimento dell’offerta didattica in lingua inglese, attrattiva per studenti stranieri; l’adozione di misure volte a fronteggiare la dispersione studentesca, con un piano di supporto e orientamento, che preveda, tra le altre cose, una rimodulazione dei CFU per il primo anno di corso.

Gli interventi a favore della ricerca. Per quanto riguarda la ricerca occorre avere una visione strategica, la ricerca come motore di crescita e di attrazione di risorse. Occorre puntare ad un maggiore investimento nell’interdisciplinarità e nel supporto al talento dei ricercatori, puntare a incrementare la visibilità e l’impatto della ricerca scientifica, intensificando l’acquisizione di fondi per la ricerca, con particolare attenzione ai finanziamenti europei e internazionali.

Il Policlinico. L’Università deve continuare a rappresentare un fondamentale punto di riferimento per il territorio e per i cittadini. In tale prospettiva, va sottolineato il ruolo centrale che il Policlinico universitario riveste per l’alta valenza scientifica e professionale dei suoi operatori e per la ricaduta che l’attività assistenziale ha sul territorio e sulla tutela di un diritto fondamentale dei cittadini come quello alla salute. Per tale ragione reputo necessaria, dopo le tensioni e le divisioni di questi anni, una fase di serenità che consenta di lavorare con fiducia e tranquillità alla ricerca scientifica ed all’attività assistenziale. L’obiettivo da perseguire è quello di avviare un percorso condiviso fra tutte le parti coinvolte, che renda il Policlinico universitario un polo realmente attrattivo per il Mezzogiorno d’Italia.

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