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Mazzeo avrà una nuova scuola: il Comune di Taormina approva il progetto esecutivo

Tagliato un importante traguardo, a Taormina, per l’edilizia scolastica, settore dove le criticità sono molteplici.
Ieri si è conclusa positivamente la conferenza di servizi per l’approvazione del progetto esecutivo di ristrutturazione, mediante demolizione e ricostruzione nello stesso sito, della scuola “Raffaele Resta” della frazione Mazzeo. Intervento, questo, finanziato dal Governo con 1.693.211 euro di fondi “Pnrr”.

L’iter prosegue adesso spedito verso l’avvio dei lavori. L’elaborato è stato redatto dal raggruppamento temporaneo di professionisti denominato “Futura” con a capo l’architetto Giovanni Fiamingo, che si occuperà anche di direzione lavori, assistenza al collaudo e relazione geologica, in virtù dell’incarico ricevuto dal Comune per una spesa di 241.643 euro.

Il professionista, vincitore del concorso di progettazione nazionale, aveva già prodotto uno studio di fattibilità tecnica ed economica acquisito da Palazzo dei Giurati per l’importo di 1.693.211 euro, di cui 1.378.112 euro per lavori e 315.099 euro per somme a disposizione.
In conferenza dei servizi sono stati esaminati i pareri giunti dai vari enti coinvolti: l’Asp di Messina ha rilasciato parere favorevole dal punto di vista igienico-sanitario, con alcune condizioni come l’obbligo di prevedere sistemi di aerazione meccanica nei locali wc privi di apertura all’esterno e l’assenza di sistemi bruciatori a fiamma libera; il rispetto delle condizioni di fonoisolamento, illuminazione e microclima; un idoneo sistema di abbattimento delle barriere architettoniche e gli allacci alle reti idriche e fognarie pubbliche.

La Soprintendenza ai beni culturali e ambientali ha chiesto integrazioni documentali con procedura differente tramite la piattaforma paesaggistica, ma oltre il termine perentorio di 5 giorni dall’indizione della conferenza che il Comune ha deciso di non considerare, riservandosi di adempiere successivamente. Il Corpo forestale di Messina ha invece evidenziato che le opere non risultano in aree vincolate e, dunque, non è necessario il nulla osta dell’Ispettorato ripartimentale delle Foreste.

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